Molto spesso noi della critica siamo buffi. Non me ne vogliano colleghi ben più illustri del sottoscritto, ma quando ho cominciato a documentarmi sugli Absenthe per preparare questa recensione, mi sono imbattuto anche in molte recensioni. E qui arriva il "bello": si passa da valutazioni stratosferiche ad altre molto basse, che a parere del sottoscritto, risultano solamente mortificanti nei confronti della band. Ma questa è la critica musicale, ed alla fine è il suo bello. No? Fatta questa premessa (evitabile, forse) passiamo ad analizzare Chapter one: Urban Fairytales, debutto sulla lunga distanza di questi 5 giovanissimi meneghini per la sempre attenta ed ottima etichetta UK Division. Questo lavoro, composto da 10 tracce più 2 bonus track si articola tra un Rock (a volte Hard) di chiaro stampo melodico dove la buona voce di Sara Frusciante (nessun grado di parentela col ben più noto chitarrista dei Red Hot Chili Peppers) è il perfetto collante a basi ruffiani ma ben articolate e suonate. Meglio quando le canzoni sono in italiano dal punto di vista vocale, anche se l'opener "watch Me Burn" (cantata in inglese) già denota l'alto tasso di talento qui profuso dai nostri, ma aimè, quando si sconfina nel Pop da classifica come in "Domani" o "Like A Hollywood Star" (meglio della prima come composizione, a dire il vero) viene un pò da storciere la bocca, ma sono piccoli difetti di forma dinnanzi ad una raccolta di pezzi che mai esalta, ma si attesta senza ombra di dubbio sulla sufficienza piena. 65/100
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Sara Frusciante: Voce Anno: 2009 Sul web: |