E pur se Pray & Die con intermezzo post-grunge, Lost, Final Solution sono episodi che da soli valgono il possesso del cd e un biglietto per il live, nel suo complesso resta comunque un lavoro al di sotto delle aspettative che la band aveva creato con la propria solida storia. Mettiamoci in testa una volta per tutte che il thrash della Baia è ormai morto e sepolto e, anche se l'industria tenta di tenerlo in vita artificialmente non avendo valide alternative da proporre, il golden time degli Slayer, Anthrax & c. è passato inesorabilmente da tempo ma purtroppo certe situazioni sono sotto gli occhi di tutti e bisognerà rendersene conto per una decisa inversione a U. Non è una dura critica che vogliamo fare alla band italiana, semmai il contrario; una dichiarazione di stima per un valido gruppo da cui sappiamo di aspettarci (e pretendere...) sempre il massimo. Dal lato squisitamente artistico diciamo che il lavoro è registrato e curato molto bene (grafiche a parte, troppo oscure e indecifrabili...) e brani appunto come Lost (chiudete gli occhi e ... vedrete i Metallica), For What? (molto Godsmack) o la song Breath con inizio da power-ballad non sfigurerebbero nel repertorio di band blasonate per il classico e internazionale “taglio” thrash che hanno ma, come dicevamo poc'anzi, bisognerà vedere se questo è un pregio o, piuttosto, un limite; l'America non sta qui da noi. Ai posteri l'ardua sentenza. 60/100
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Marco Vighini: Voce Anno: 2010 |