Gli Agorà spingono forte. Dopo le esibizioni al Planet Live Club e a Radio Rock (ne abbiamo parlato rispettivamente QUI e QUI), i marchigiani approdando per la terza volta nella Capitale scegliendo il prestigioso Auditorium - Parco della Musica, e lo fanno percorrendo la via della stratificazione artistica in nome della commemorazione: il sestetto, infatti, opta per la condivisione del palco con una compagnia di danza, un attore e altri musicisti, ricordando Nelson Mandela, a cui la serata è effettivamente intitolata.

Dopo la performance della LineOut Dance Company (che si profonde in un estratto dello spettacolo "Se(i)ntieri-Dieci Mondi", su musiche rarefatte e suoni minimalisti) e il monologo dell'attore Andrea Caimmi (che ha riproposto un'avvincente ricostruzione di un dialogo tra Frederik Willem de Klerk e lo stesso Mandela, all'atto della scarcerazione di quest'ultimo), gli Agorà salgono sul palco espandendo la loro formazione a nove elementi, arricchendola della presenza del flautista Marco Agostinelli, del blasonato pianista Patrizio Fariselli - qualcosa di più di un semplice ospite, visto che ormai si esibisce con il gruppo con una certa regolarità - del sassofnista Mike Rossi, presentato come il vertice del jazz in Sudafrica.
Ancora intenti a promuovere il loro ultimo album (lo abbiamo recensito QUI), l'ensemble così allargato si profonde in esecuzioni di brani del repertorio decisamente più aggressive del solito. Persi della loro componente raffinata, i pezzi sono tuttavia impreziositi da una consistente componenete votata alla jam session, talvolta sfociante in improvvisazione generale, diretta con capacità dal regista Renato Gasparini, che chiede e chiude gli interventi solistici con ripetuti cenni del capo.

Per chi non l'avesse capito, la band ha perfettamente incarnato il concetto di musica espressiva di quel fantastico decennio che furono gli anni '70, proponendo un set list non omologato, libero dagli schemi, sempre cangiante. 
Ciò è stato anche testimoniato dalla presenza di un nuovo pezzo, ancora senza titolo, e dalla esibizione di un brano squistamente jazz, a firma del citato Mike Rossi, interessante "capitolo secondo" di "Take Five", masterpiece senza tempo dell'indimenticato Dave Brubeck.

Non tutto è stato perfetto: premesso che la serata non è stata adeguatamente promossa (basti dire che alcuni dei presenti erano inizialmente convinti che avrebbero assistito ad una esibizione del solo Fariselli), il gigante Ovidio Urbani ci è sembrato nell'ombra, e non per sua volontà, mentre il flautista è apparso talvolta evanescente con particolare riguardo alle esecuzioni per doppio flauto dolce, mai percepite dalla platea in quanto suonate in maniera troppo distante dal micorfono (resta poi da capire cosa spinga il musicista ad indossare pantaloni con un gambale eccessivamente corto rispetto all'altro). Infine, la presenza di Patrizio Fariselli, sempre apprezzatissima, dovrebbe indurre la band a proporre la rivistazione di qualche brano del repertorio degli Area (ne abbiamo parlato con il pianista in una recente intervista che si trova QUI), qui limitata, purtroppo, all'esecuzione per piano del solo "Luglio, Agosto, Settembre (nero)".

Agorà
Renato Gasparini: chitarra
Ovidio Urbani: sax
Massimo Manzi: batteria
Lucio Cesari: basso
Gianni Pieri: violoncello
Gabriele Possenti: chitarra
featuring
Patrizio Fariselli: piano
Mike Rossi: sax
Marco Agostinelli: flauto

LineOut Dance Company
Regia e Coreografia di Mauro Bocchi Musiche originali: Marco Schiavoni Light Designer: Daniele Ceprani
Danzatori: Anna Gasparini, Alice Zucconi, Maria Elena Gasparini, Beatrice Castelli, Fabiola Tacchi, Eleonora Alagna, Antonio Buonaiuto

Data: 31/03/2017
Luogo: Roma - Auditorium Pdm
Genere: Progressive Rock

Setlist:
01. Serra San Quirico
02. Sensei
03. Costa Dell’est
04. Reset
05. Fariselli Solo
06. Luglio, Agosto, Settembre (nero)
07. Puro
08. Punto Rosso
09. Oak Ballad
10. Untitled
11. Take Another Five
12. Bombook
13. Piramide Di Domani
Encore:
14. Cavalcata Solare