Prato, 15 Novembre 2008 - Exenzia
Col primo vero freddo invernale coadiuvato da un fastidiosissimo vento maestrale, ci ha pensato l’Exsenzia Club di Prato ha riscaldare tutti gli headbangers della città industriale toscana con un sabato sera che ha visto protagonisti i Mantra, progetto tutto hard\southern rock di Jacopo Meille (oggi famoso per essere il singer dei Tygers Of Pan Tang) accompagnati dai giovani Stone Blizzard, interessantissima realtà street\sleazy metal fiorentina. Quest’ultimi, hanno aperto la serata con il loro live set intorno alle 23.30, mostrando subito una sana attitudine 80’s, dove non mancano continui riferimenti sonori a L.A. Guns, Warrant e Guns’n’Roses, con spruzzatine di hard’n’heavy moderne in stile Airbourne\Bullet quando decidono di arroventare le chitarre e inacidire la parti vocali. La loro esibizione, condensata in meno di 30 minuti li ha visti proporre un paio di pezzi dal vecchio demo inciso lo scorso anno (nota di merito in tal senso alla bella “Comin’ Home”), qualche nuova scheggia come l’ottima “Steel Cage” e la cover dei Kiss “Deuce”; Il bacio riecheggia anche nel finale, quando nell’intermezzo di “Shout” viene citato il riff di chitarra di “I Was Made For Lovin’ You”. I Stone Blizzard nonostante la giovane età di propri componenti, dimostrano di essere buoni mestieranti riempiendo il palco molto bene a livello scenico, cedendo però qualche volta il fianco a livello di compattezza sonora, probabilmente dovuta dalla poca continuità che trovano a livello di esibizioni e all’acustica del locale non perfetta. Stone Blizzard Quando giunge il momento dei Mantra, abbiamo già superato abbondantemente la mezzanotte, col locale che da semivuoto in 10 minuti va pian piano a riempirsi raggiungendo una buona cornice di pubblico quando la band attacca senza troppi fronzoli presentativi con “Promise Land”. La prima parte della scaletta di Meille e co. è tutta dedicata a Hate Box del 2006, per poi sviscerarsi anche nei dischi precedenti toccando con abbondanza lo splendido Hard Times del 2004. Da quel disco arrivano le ampie aperture armoniche di “The Big Wawe”, il blues zeppeliniano di “Sandcake” che mette in mostra non solo una buona tecnica del chitarrista Gianluca Galli ma anche la sua effettistica molto ricca, cosi come il vero protagonista della conclusiva e souleggiante “Family Man” è Jacopo, con la sua splendida voce ricca di sfumature ed acuti davvero impressionanti. La cosa che più stupisce del gruppo, è come negli 80 minuti abbondanti di show non abbiano cali di tensione, con la ritmica sostenuta da Andrea Bartolini (famoso nell’hinterland fiorentino per la sua attività come bassista degli Electric Funeral, cover band di Ozzy Osbourne) e Senio Firmati non solo sia perfetta e precisa, ma doni anche una ricchezza maggiore rispetto alle controparti in studio arricchendo cosi un’esibizione di altissimo livello. Nel mezzo vengono ripescati anche brani dal primo lavoro come “Dirty River” che rendono ancora più completa una tracklist praticamente perfetta (mancano a parere del sottoscritto due perle come “Crocodiles” e “After The War”, ma poco male). In conclusione, se ce ne fosse ancora bisogno, col live pratese dell’ Exsenzia i Mantra si confermano come una delle migliori realtà hard rock nostrane, penalizzate in passato da un parziale snobbismo popolare, ma non di certo critico. Concreti, eredi spirituali e nostrani dell’ardore dei Led Zeppelin e tecnicamente ineccepibili. In una parola: ottimi. Mantra
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Stone Blizzard: Data: 15/11/2008 Setlist:
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