I sardi Broken Melody, formatisi nel 2006, registrano nel 2009 il loro secondo album completo, intitolato Mirroring Identities.
La copia promozionale in nostro possesso é introdotta da una copertina affascinante e perfettamente attinente al titolo, dato che raffigura degli specchi antichi situati in una campagna; dentro ogni specchio é riflesso un volto, mentre sullo sfondo si stagliano nuvole minacciose ed uccelli in volo. Il disco dura oltre cinquanta minuti ed inizia con l’attacco maideniano di “The Beast Within’” che sfrutta le doppie voci e presenta ben due assoli; seguono il duro e ritmato “The Lover of Innocence” ed il veloce “I Live Again”, che a tratti sfocia nel power metal diventando addirittura deflagrante a metà del brano. Si cambia ritmo con “A Question to Your Heart”, pezzo dall’avvio acustico che si evolve in crescendo prima della lieve accelerazione finale. Si va avanti con il breve e coinvolgente “Breaking the Chains” e con il melodico “Dreaming of a New World”, per poi continuare con il fluido “Return Denied”, seguito da “Dark & Light”, un’insolita ballata acustica in stile anni ’70. “The Life of a Night”, che dura ben otto minuti, é dura e cadenzata in avvio, quindi prende velocità prima di un finale inaspettatamente melodico; infine, la conclusione é affidata alla ritmata “Until the End” che utilizza nuovamente le doppie voci, ma anche inconsueti effetti iniziali che ricordano il rumore della ricerca di una stazione radiofonica. In questo album particolarmente gradevole sono quindi presenti parecchie melodie strutturate su frequenti ed interessanti assoli di chitarra. Anche la voce é molto varia, dato che si cimenta non solo nelle parti acute, com’è ovvio, ma anche in graffianti growl: tale alternanza non é di certo disprezzabile, ma a nostro parere il gruppo farebbe un salto di qualità smussando il growl ed esprimendo maggior aggressività negli acuti, dando così luogo ad una via di mezzo tra i due stili vocali che non guasterebbe affatto, anzi a nostro avviso farebbe la differenza. In ogni caso, lasciando da parte questa nostra valutazione strettamente personale, il CD é consigliabile agli appassionati del classic metal, dell’hard rock e del power metal più raffinato. 70/100
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Francesco Palmieri: Voce Anno: 2009 Sul web: |