I Delyria sono una death metal band di Grosseto giunta al primo album completo, che si intitola “Regression in Mind” e dura circa quarantacinque minuti.
Si inizia con la veloce “Empty End for an Empty Man”, seguita dalla compatta “Freedoom”; si continua con l’intensa “Fall”, ricca di ben due assoli e con “Engraved in a Web of Hate”, un brano veramente al vetriolo. Giunge il turno della potente “Eternal Slaves of the Mirror”, quindi tocca a “Life Under Rotten Sky”, che parte come una scheggia impazzita e successivamente rallenta, mantenendo sempre intatta la violenza originaria. Dopo il mid-tempo “Eulogy” si passa ad “Artificial God Dimension”, piuttosto articolata e dotata di una brutale accelerazione nel finale; su “Dark Omega” vengono sfruttate le clean vocals, per poi concludere il disco con la varia “Lost”. Per essere precisi, nell’elenco dei pezzi viene citato anche “Far from Reality”, ma tale traccia non è incisa nel CD in nostro possesso: l’inconsueto inconveniente, comunque, non ci ostacola nella formazione di un’idea complessiva. Il gruppo mescola al death metal alcune influenze thrash ed hardcore, ma il ritmo furioso viene spesso spezzato da discreti assoli di chitarra, alcuni dei quali risultano più efficaci in quanto molto melodici. Pur non essendo caratterizzato da spunti particolarmente rilevanti, l’album è consigliato agli appassionati del suono degli ultimi Pantera e del death metal in generale. 63/100
|
Andrea Germinario: Voce Anno: 2009 Sul web: |