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Delyria


Andrea Germinario: Voce
Giancarlo Lucheroni: Chitarra
Fabio Barbetti: Chitarra
Francesco Angelini: Basso
Daniele Cavalli: Batteria

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- Recensione di Regression in Mind - 2009

 

- A&B -
Dopo aver ascoltato – nonché recensito su queste stesse pagine - il primo album dei Delyria, intitolato “Regression in Mind” - ci apprestiamo ad intervistare la band toscana.
Buongiorno, ragazzi; benvenuti su Artists and Bands! Mi sembra opportuno iniziare l’intervista con una vostra breve biografia, in modo che i nostri lettori possano crearsi un’opinione sul vostro conto.

- [Delyria] -
Delyria nascono alla fine del 2005 dalla convergenza di cinque elementi con un background musicale molto variegato.
Le influenze che spaziano dal death all'elettronica, dall'hardcore al rock e al metal più classico, vengono rapidamente convogliate nella stesura di pezzi originali e in un tempo relativamente breve vede la luce il primo lavoro della band "At the Wane of the Sun" dato alle stampe nell'aprile del 2006.
Questo demo ha avuto una buona risposta sia dalla stampa specializzata che dalle webzine ma riflette un legame ancora troppo forte con il Death Metal anni ‘90. Dopo un anno di pausa dovuto alla stagione concertistica e alla preparazione di nuovi pezzi, nell'estate del 2007 viene pubblicato il secondo lavoro targato Delyria intitolato "Tales from my Abyss".
Questo mini cd influenzato da una vena thrash riscuote una ottima risposta sia di pubblico che da parte degli addetti ai lavori.
"Tales from my Abyss" conquista il posto di top demo su testate nazionali come Metal hammer, Metal Maniac e Rock Hard e su molte webzine, come eutk.net e holymetal.com.
Nel 2009 I Delyria pubblicano “Regression in Mind”, il loro debut album, composto da 10 pezzi tra inediti e riarrangiamenti di “Tales from my Abyss”. L’album è caratterizzato da un più forte legame con il Death Metal moderno, mid-tempos e pezzi esplosivi sono la colonna portante di questo disco.


- A&B -
Come avete optato per il nome “Delyria”? La scelta è forse ispirata al primo lavoro di Michele Soavi?
- Francesco [Delyria] -
In effetti sì. il nostro cantate, Andrea, è appassionato di film horror d'autore ed ha scelto il nome, che poi è stato accettato da tutti i componenti del gruppo, proprio riguardando il vecchio film di Soavi. Logicamente c'è anche un collegamento con il nostro modo di essere che è, appunto, un vero e proprio “delirio”.

- A&B -
Restando ancora in tema, la “y” (che differenzia il vostro nome dal titolo del film di cui sopra) è soltanto un vezzo esterofilo o nasconde qualche simbolismo caro al gruppo ?
- Fabio [Delyria] -
No non c'è alcun simbolismo dietro, è come tu giustamente hai detto un piccolo vezzo e un modo per non allacciarsi troppo alle tematiche di Soavi!



- A&B -
Cosa raffigura di preciso la copertina di “Regression in Mind” ?
- Francesco [Delyria] -
Alla fine dei conti è l'immagine dell'uomo moderno, o una delle tante immagini che lo possono raffigurare.
La comperitina rappresenta l'immagine vera di dell'essere umano che attraverso la regressione nella sua mente riesce a ritrovare se stesso. Ringraziamo sentitamente Eric Lacombe, l'autore delle grafiche, per essere riuscito a rappresentare questo concetto con grande semplicità!


- A&B -
Già a partire dal titolo del disco, ma anche relativamente ad un paio di brani, come “Empty End for an Empty Man” e “Eternal Slaves of the Mirror”, mi sembra di notare un’attitudine di totale opposizione allo stato attuale delle cose, che vanno piuttosto male non solo in Italia, ma anche in Europa. Sbaglio ?
- Fabio [Delyria] -
Più che un opposizione allo stato attuale delle cose è un modo per “puntare il dito” su certi aspetti che sono, da sempre, tipici dell'essere umano, come ad esempio la vanità e la ricerca esasperata di un falso mito!
Le tematiche delle nostre canzoni provengono da un processo di riflessione interiore che ad una prima lettura danno l'impressione di una opposizione totale all'uomo moderno


- A&B -
Ho notato che in due dei vostri pezzi sono citati Aracne ed Icaro: amate la mitologia greca ?
- Francesco [Delyria] -
In realtà abbiamo ripreso queste due storie dalla mitologia greca, non tanto per un amore verso questa disciplina, ma per il motivo che queste si prestavano ottimamente al messaggio che volevamo esprimere.

- A&B -
“Dark Omega” è un titolo un po’ inconsueto, dal sapore simbolico; mi spiegate cosa indica ?
- [Delyria] -
Dark Omega trae ancora spunto dall'horror italiano! E' la trasposizione in testo della storia di Buio Omega film del 1979 di Joe D'Amato.
E' considerato uno degli horror italiani più cruenti di sempre, e credetemi è veramente splatter!



- A&B -
Cosa avete in cantiere per il futuro? Pensate ad una serie di concerti per promuovere il CD oppure alla stesura di qualche nuova canzone?
- Francesco [Delyria] -
Per adesso stiamo organizzando alcune date in Italia per la promozione del cd, ma nel frattempo abbiamo già molto materiale nuovo che andrà a finire nel nostro prossimo disco!

- A&B -
Vorrei un vostro parere riguardo alla scena metal della vostra regione, che dovrebbe essere tra le più progredite in tal senso. Mi piacerebbe sapere, in particolare, se le formazioni emergenti sono affiatate e si supportano a vicenda o se, a vostro parere, servirebbe maggiore attivismo; gradirei sapere, inoltre, se esiste ampia disponibilità di locali, oppure, al contrario, i gestori mettono i bastoni tra le ruote (come avviene spesso in molte regioni d’Italia).
- Fabio [Delyria] -
Guarda, la Toscoana per la scena musicale è divisa in due. La zona sud (Siena, Grosseto, Livorno) hanno pochissimi locali e spesso non si dedicano al metal, la situazione è quasi disastrosa!!
Nelle zone come Firenze Prato e ora anche Lucca Pisa e Pistoia le cose sono ben diverse, ci sono tanti locali che si dedicano quasi esclusivamente alla musica più dura, hanno (enon è cosa da poco) dei buoni collegamenti fra le varie zone e anche lì la scena è moto più ricca ma per certi versi è molto più facile che si creino dei “circoli ristretti” tra alcune band e diciamo monopolizzino un po la scena underground. Per Firenze c'è da fare un plauso a Massimo di Granducato di Metallo che da anni si sbatte per portare avanti una scena underground toscana di qualità!


- A&B -
Mi piacerebbe che voi deste qualche suggerimento ai lettori di ArtistsAndBands, fornendo loro alcuni nomi di gruppi italiani che stimate particolarmente, di qualunque settore, anche uscendo dall’ambito puramente death metal, se occorre.
- Francesco [Delyria] -
Due su tutti, tanto poi troppi mandano in confusione: Subhuman e Valkyruan, meritano fortemente un ascolto

- A&B -
Ragazzi, può bastare così. Vi ringrazio moltissimo per la disponibilità e per l’interesse dimostrato verso il nostro sito e vi chiedo un saluto per i lettori di ArtistsAndBands.
- [Delyria] -
Grazie a voi per lo spazio che ci avete concesso!!Ciao a tutti e alla prossima uscita :P

 

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