Abbiamo già parlato dell'Italian Progressive Festival dello scorso anno al Club Città di Kawasaki, ne abbiamo parlato con la recensione del doppio live del Museo Rosenbach.
Ma il Festival è stato una grande occasione per il popolo giapponese di poter ascoltare momenti e gruppi dimenticati anche da noi e gruppi come i Maxophone, hanno voluto ricordare ai presenti che anche loro, anche se con un solo ed omonimo lavoro del 1976, sono stati una band molto importante. “Maxophone” è un ottimo lavoro, forse poco riconosciuto, ma nel suo sound c'era il rock progressivo, accenni jazz ed anche una vena pop e paragoni vanno fatti con Genesis, Gentle Giant ed anche P.F.M.. In questo Festival i Maxophone ripropongono quasi per intero, ad eccezione di “Cono Di Gelato”, il loro primo album ed ottime sono le versioni di “Antiche Conclusioni Negre”, di “Elzeviro”, di “Fase”, splendido brano che fonde hard rock, progressive e jazz ed ancora “Al Mancato Compleanno Di Una Farfalla”, con i suoi momenti acustici ed un violino che dà quel tocco mediterraneo al brano e “Mercanti Di Pazzie”, molto vicino al sound delle P.F.M., ed in chiusura “C'è Un Paese Al Mondo”, con i suoi quasi 9 minuti di grande prog ed anche hard rock. I Maxophone hanno colto l'occasione per presentare anche due inediti, come “L'Isola”, primo brano scritto dalla band nel 1972 e mai pubblicato e “Guardian Angel”, che è un assaggio del nuovo corso della band, che andrà a far parte del nuovo lavoro di prossima uscita e c'è una maggiore attenzione a momenti classicheggianti e folk. Ancora un'ottima testimonianza del Festival giapponese e del nostro progressive italiano e Live In Tokyo, uscito sempre per Aereostella/Immaginifica, rende testimonianza dell'amore che il popolo giapponese ha sempre avuto nei riguardi dei gruppi italiani. 80/100
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Anno: 2014 |