Arrivano al quinto lavoro i Grand Magus, trio svedese che ha dato vita ad una serie di ottimi lavori che attingevano dal doom e dai Black Sabbath.
Guidati da Janne Christoffersson, ex cantate degli Spiritual Beggars, la band con i primi due lavori seguiva territori più vicini allo stoner ed al doom, mentre con i successivi “Wolf’s Return” ed “Iron Will”, la band si è spostata verso un sound più metal, ma senza tralasciare le parti doom. Tornano quindi oggi con questo Hammer of the North, un buon lavoro che si arricchisce di sonorità epiche, maestose , ma il doom è sempre alle porte. Ci sono quindi echi di Black Sabbath, ma anche di Manowar e Candlemass, quindi pane per chi ama il genere. In ogni brano in primo piano ci sono i riffs ed i solos di Janne ed anche la sua voce sempre calda ed evocativa ed anche aggressiva quando il brano lo richiede ed anche la sezione ritmica svolge un ruolo fondamentale, pesante ed anche precisa. Brani come “I, The Jury”, riusciranno scuotere gli animi di ogni appassionato ed anche la title track, farà sicuramente alzare i pugni al cielo, grazie a riffs trascinanti ed ad un drum work prorompente e qui i Manowar sono la fonte principale da cui attingere. Cori dark introducono invece “Black Sails”, brano molto epico ed ancora una volta la voce di Janne sa essere molto versatile. I primi Judas Priest escono allo scoperto invece in “Northern Star” e se qualcuno di voi si ricorda degli Heavy Load, ne troverà tracce in “The Lord Of Lies”. Ottima anche la conclusiva “Ravens Guide Our Way”, che mette la parola fine ad un lavoro che non delude affatto, anzi che ci dimostra che i Grand Magus sono oggi band portabandiera di un certo doom. 70/100
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Janne Christoffersson: Voce, chitarra Anno: 2010 |