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Clairvoyants

Non sono gli unici che da cover band, diventa una band vera e propria, con proprie composizioni. Il risultato del loro primo lavoro è veramente ottimo, ma l’amore per gli Iron Maiden è così grande che i Clairvoyants, continuano oggi a fare serate suonando cover dei Maiden, alternadoli a brani del loro nuovo lavoro. Lasciamo dunque la parola alla band.

Gab Bernasconi: Voce
Luca Princiotta: Chitarra
Marco Demartini: Chitarra
Paolo Turcatti: Basso
Manuel Pisano: Batteria

- A&B -
Ciao ragazzi, come va? Direi di cominciare subito con il presentare la band, da tribute band degli Iron Maiden, fino al nuovo disco uscito da pochissimo.
- Paolo Turcatti [Clairvoyants] -
I Clairvoyants sono nati alla fine del 2000, per mano di Fulvio Trinca, tutt’ora manager della band. A quel tempo lui curava la programmazione delle serate metal nel più grande locale del comasco: lo Skagen Pub. Si trovò costretto a cercare un nuovo tributo agli Iron Maiden da far esibire nel locale e pensò di formarne uno ex-novo, scegliendo tra musicisti della zona che fossero molto appassionati della musica degli Iron Maiden! L’esordio della band fu nel marzo 2001, davanti ad una commovente audience di quasi mille persone nonostante fosse un mercoledì sera; della band originaria siamo rimasti solamente io e Gabriele. Manuel si è unito a noi nel 2004, Luca l’anno seguente e Marco nel 2007. Negli anni ci siamo tolti molte soddisfazioni, suonando oltre 300 concerti, alcuni dei quali ospitando personaggi del calibro di Andre Matos, Timo Kotipelto, Blaze Bayley, Dennis Stratton, Doro Pesch…
Già nella seconda metà del 2005 avevamo deciso di iniziare a comporre del nostro materiale. Il percorso che ha portato a ”Word to the wise” è stato più lungo del previsto sia perché abbiamo dovuto affrontare due campi di line-up, sia perché abbiamo deciso di non trascurare l’attività live come tribute band. Nonostante questa lunga attesa siamo estremamente orgogliosi di aver pubblicato un nostro lavoro e anche soddisfatti del risultato.


- A&B -
Come mai proprio gli Iron Maiden? Avete anche altre influenze?
- Luca Princiotta [Clairvoyants] -
Il motivo del “perché gli Iron Maiden” lo ha spiegato Paolo nella domanda precedente: sono semplicemente i nostri beniamini. Li ascoltiamo sin da quando eravamo bambocci! Ci piacciono le loro atmosfere, i loro suoni, come hanno gestito e come gestiscono la band e il loro successo. Ovviamente il nostro sound è arricchito da molte altre sfumature. Puoi trovarci influenze hard rock o addirittura melodie che attingono dal death. Non voglio fare nomi di gruppi. Ogni membro della band ha portato le proprie influenze, anche magari in modo indiretto. Penso però che il risultato sia originale. Siamo soddisfatti di come suona il nostro album, sia per la composizione che per la produzione.

- A&B -
Come sono nati i brani del cd?
- Luca Princiorra [Clairvoyants] -
La maggior parte dei brani sono nati nel mio studio, durante le giornate che dedicavo alla composizione. Iniziavo a registrare le prime idee di alcuni riff che piano piano prendevano forma e si trasformavano così in canzoni. Successivamente questi pezzi venivano messi su un cd e fatti ascoltare al resto della band. L’ultima fase di ogni brano è stata quella di provarli ripetutamente in sala prova dove ognuno ha contribuito a migliorare i pezzi inserendo le proprie influenze, sistemando gli arrangiamenti e i piccoli dettagli. I testi e le linee vocali sono state scritte quindi su riff pre-registrati. Questo procedimento ci è sembrato il più naturale. In futuro non si esclude però la possibilità di costruire un brano in maniera diversa, partendo, per esempio, da una melodia vocale o jammando tutti insieme in sala prova.

- A&B -
Per quanto riguarda i testi, quali sono le tematiche?
- Gabriele Bernasconi [Clairvoyants] -
La tematica principale che ho sviluppato è quella del chiaroveggente, figura alla quale ci siamo legati in maniera particolare. Ad esempio il testo di “The Pain of Sight” parla di come il chiaroveggente, in grado di vedere la verità, soffra nel constatare come la maggior parte delle persone vivano nella menzogna. La stessa title track “Word to the Wise” vuole essere un incitamento – sempre da parte di un ipotetico chiaroveggente – a trovare il coraggio di affrontare le verità della vita con onestà e determinazione. Vi sono però anche canzoni che non hanno a che vedere con questo tema: ad esempio “The Lone” è un tributo alla saga fantasy di Lupo Solitario scritta da Joe Dever, mentre “Sheer Hate” è una canzone che avevo bisogno di scrivere per disfarmi dell’odio che ho provato verso una persona del mio passato.

- A&B -
Cosa vi è rimasto dei vari festival a cui avete partecipato?
- Gabriele Bernasconi [Clairvoyants] -
Sono contento di poter dire che al momento conserviamo solo bei ricordi! Il più recente è il Rockin Field 2008, dove siamo stati accolti con calore dal pubblico e con grande professionalità dallo staff; abbiamo avuto piacevoli esperienze anche in molti altri festival estivi come il Badia Rocks, il Tradate Iron Fest, l’Adro Rock… insomma, quando le cose vengono organizzate con passione e competenza, è raro trovarsi male! Il pubblico dei festival estivi è tra i migliori che possano capitare ad un gruppo rock: la gente è lì per divertirsi, per cantare e per fare casino, quindi non c’è bisogno di sforzarsi troppo per ottenere la loro approvazione! Basta fare bene il proprio “lavoro” di musicisti e dimostrare quanto ci si stia divertendo!

- A&B -
E' dal Rockin Field che è nata la vostra collaborazione con Andre Matos?
- Paolo Turcatti [Clairvoyants] -
No, risale al 2005, anno in cui era stato nostro ospite per un paio di concerti in occasione di un party della rivista musicale Flash. Nel tempo abbiamo mantenuto vivi i rapporti, e lui ha accettato con entusiasmo quando gli abbiamo proposto di cantare un brano dei Maiden da inserire come “bonus track” del nostro debut-album. Dopo il Rockin Field festival del 2008, che ha visto Matos impegnato con Avantasia, lui si è fermato per qualche giorno a Como e siamo andati in studio di registrazione. Adora il lago di Como, difatti viene sempre molto volentieri a trovarci!



Gabriele Bernasconi

- A&B -
Un cd con tutti brani vostri, ma perché la decisione di rifare una cover degli Iron Maiden?
- Gabriele Bernasconi [Clairvoyants] -
Semplicemente perché suoniamo la loro musica da ormai 8 anni, ed è una grande passione che accomuna tutti i membri della band. Volevamo cimentarci nella registrazione di una canzone che amiamo sopra tutte le altre, per vedere se saremmo riusciti a comunicare la stessa energia che trasmettiamo quando la suoniamo dal vivo. Nessuno di noi sente la necessità di “bruciare i ponti” immediatamente con il tributo agli Iron Maiden (infatti stiamo ancora suonando dal vivo in quella veste), quindi ci siamo trovati tutti d’accordo nell’includere questa cover nel nostro album. Gli Iron Maiden sono parte di noi, e “Hallowed Be Thy Name” è una canzone che a mio parere rappresenta un intero pezzo di storia del metal.

- A&B -
Avete qualche sogno nel cassetto?
- Gabriele Bernasconi [Clairvoyants] -
Penso che il sogno nel cassetto di tutti noi sia quello di poter vivere solo di musica. Per il momento abbiamo quasi tutti anche lavori “normali”, che ci rubano la maggior parte del tempo che vorremmo dedicare alla musica e a tutto quello che gravita attorno alla band. Siamo tutti molto determinati, ci stiamo sforzando di capire a fondo i meccanismi che regolano il mercato della musica metal, così da poterci inserire ed iniziare a guadagnare soldi esclusivamente grazie alla nostra più grande passione! Questo sogno non resterà nel cassetto ancora per molto, speriamo!



Luca Princiotta

- A&B -
Una domanda per Luca. hai suonato per Blaze Bailey, per Doro ed addirittura per Garbo, con chi ti sei trovato meglio?
- Luca Princiotta [Clairvoyants] -
Sono tre personaggi diversi ma accomunati da una cosa: l’amore per la musica! Garbo è un personaggio tutto da scoprire, mai prevedibile. E’ vero, suona tutt’altro genere ma non si è mai venduto e negli anni ha mantenuto una certa coerenza ed originalità. Blaze Bailey è una forza della natura! Si impara molto a stare sul palco con lui. Ha una voce possente e una presenza scenica imponente. Umanamente è una persona molto passionale, completamente devota alla sua musica. La stessa cosa vale per Doro. Dà sempre il massimo, non si risparmia mai. Ama i suoi fan e non vuole mai deluderli. Penso che sia l’artista con la quale sono riuscito ad instaurare un buon rapporto d’amicizia oltre al rapporto professionale.

- A&B -
Sempre per Luca. Da chi vorresti ricevere una telefonata di invito a suonare per.... ?
- Luca Princiotta [Clairvoyants] -
Fino ad ora sono stato fin troppo fortunato a ricevere chiamate da personaggi importanti della scena metal. Non saprei con chi mi piacerebbe suonare…forse ce ne sono troppi! Anzi, forse non vorrei più ricevere telefonate ma vorrei raggiungere traguardi importanti con i Clairvoyants, i miei amici, con la nostra musica e la nostra passione.

- A&B -
Come mai avete scelto la Valery Records?
- Fulvio Trinca [Clairvoyants] (Manager) -
Siamo andati abbastanza a colpo sicuro. In diversi ci avevano parlato bene di Niki, del suo staff e del modo che l’etichetta ha di lavorare con le band. Siamo consci di lavorare con un’indie e che perciò le risorse a disposizione non sono quelle di una major. Ma l’idea che comunque l’etichetta investa il 100% delle sue risorse sulla promozione di “Word To The Wise” è sicuramente più allettante rispetto all’idea di essere solo un minima realtà all’interno di un parco band più tipico di una major. Quando i tempi per un secondo album saranno maturi, allora faremo anche un bilancio, assieme all’etichetta, di come sono andate le cose. Io sono fiducioso che questa collaborazione riesca a dare ottimi risultati, per entrambe le parti.



Paolo Turcatti

- A&B -
Progetti futuri?
- Paolo Turcatti [Clairvoyants] -
Per ora la nostra volontà è quella di promuovere al meglio possibile “Word to the wise”! Non abbiamo organizzato un vero e proprio tour di supporto all’album, ma inseriremo un paio di nostri brani durante le serate di tributo, allo scopo di far conoscere a più persone possibile l’esistenza del nostro progetto inedito. Per la nuova stagione stiamo cercando di sfruttare qualche contatto per riuscire ad andare a suonare all’estero; sarebbe per noi al tempo stesso una bella esperienza e una sfida affascinante.
Da settembre probabilmente ci ritroveremo anche a buttare giù le prime idee per del nuovo materiale, ma come già detto, per ora la nostra priorità rimane “Word to the wise””!


- A&B -
Cosa volete dire a chi vi considera solamente una cover band?
- Gabriele Bernasconi [Clairvoyants] -
C’è una canzone nel nostro album il cui titolo costituisce la risposta: “Step Aside”, cioè “fatti da parte”. Ho scritto quel testo proprio pensando a tutti gli ipocriti che, senza neanche averci visto una volta dal vivo e senza neanche conoscerci lontanamente, sparano a zero giudizi su di noi e sulla nostra musica. Se non ti piace il nostro tributo agli Iron Maiden, nessuno ti obbliga a venire ai nostri concerti. Però se non sei in grado di scindere “Word to the Wise” dal nostro tributo, e lo giudichi un album mediocre solo perché non ti convinciamo come tributo agli Iron Maiden… beh, la frase si commenta da sola. Noi comunque crediamo al 100% in quello che stiamo facendo, e andremo avanti a fare quello che più ci piace senza badare ai giudizi di nessuno. Continueremo a suonare come tributo agli Iron Maiden finché ci divertiremo a farlo, e continueremo a suonare la nostra musica finché la passione ci sosterrà! Ed è così che dovrebbero fare tutti quelli che credono nel rock, fare ciò che si vuole senza paura!

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