Dopo aver esplorato il Fado, il Blues e la Musica Classica, Eugenio Finardi torna al Rock, a quelle sonorità anni settanta ed a lavori come “Roccando Rollando”, “Sugo” e “Diesel”.
La sua voce è sempre unica e particolare e sembra non risentire affatto degli anni che passano. Fibrillante ci riconsegna uno dei nostri migliori cantautori in grande forma e con tanta voglia di urlare tutta la sua rabbia per un mondo che va sempre più a rotoli e lo fa con grande gusto ed intelligenza. Fibrillante è un grande album che ci riporta al miglior repertorio del cantautore. Basso pulsante ed arpeggi chitarristici aprono “Aspettando” e poi l'inconfondibile voce di Eugenio, brano che ci riporta al Finardi degli anni 70 e ad album come “Diesel” e “Roccando Rollando”. “Come Savonarola” è un brano duro e senza compromessi anche nei testi, dove il cantautore urla tutta la sua rabbia, “Hanno vinto i culi stanchi, gli arrivisti, gli arroganti, che più falsi non ce n'è”, o “Bisogna essere qualunquisti, aggressivi e opportunisti per riuscire ad arrivare”, solo questo dice tutto e musicalmente ancora una volta il cantautore ci riporta indietro di molti anni, inserendo anche qualche traccia prog, grazie all'uso delle tastiere. Si cambia orizzonte con “Lei S'Illumina”, dove esce la vena poetica di Finardi, musica, testi e voce ricchi di dolcezza e di valori importanti ed ancora “Cadere Sognare”, brano che emoziona anche per la sua attualità. La drammaticità di perdere il posto di lavoro e trovarsi a dover ricominciare tutto da capo, con tutte le difficoltà delle conseguenze. “Classe dirigente d'imbroglioni, sfruttatori senza senso del domani, senza voglia di sporcarsi le mani, ideologi cresciuti alla Bocconi” e ancora “Il vostro liberismo mi ha ammazzato, di ogni mio sogno derubato. Ormai anche mia moglie mi ha lasciato e adesso sono rovinato” e parole ancora più dure “E grido finché vi vedrò pagare, maiali senza il minimo pudore e spegnere quel ghigno che fa male, che offende chi non riesce a respirare”, testi che fanno o che dovrebbero far pensare e riflettere. Ancora poesia e attualità in “La Storia Di Franco”, altro splendido brano dove ancora una volta il testo è molto reale, non sola da ascoltare, ma anche da leggere attentamente e “Fibrillante”, la title track è musicalmente più solare e vibrante e con “Le Donne Piangono In Macchina”, dedicato all'universo femminile, brano molto sensibile sia nel testo che nella musica. Ancora ottimi momenti con “Fortefragile”, brano più semplice arricchito da momenti acustici e giro di tastiere vicino al prog. In chiusura c'è “Moderato”, altro brano con testi molto significativi e “Me Ne Vado”, con sonorità jazz e sperimentali, molto vicine agli Area e con parti parlate e da telecronaca, caratteristica proprio della loro “Mela Di Odessa” e Patrizio Fariselli, tastierista della storica band italiana, impreziosisce il tutto con il suo pianoforte. Fibrillante è un lavoro da ascoltare, da capire, da interpretare, con testi diretti ma anche molto poetici, ma così attuale che fa venire voglia a tutti di urlare la propria rabbia proprio “Come Savonarola”. 89/100
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Anno: 2014 |