Sinceramente non so che senso abbia questa recensione, perchè cos'altro si può dire di Made In Japan, capolavoro assoluto di hard rock, il live album per eccellenza che documenta il periodo migliore dei Deep Purple, dove la band è perfetta e all'apice della propria creatività e dove ogni brano è portato al massimo, con versioni nettamente superiori a quelle in studio.
La potenza di “Highway Star”, la grandezza di “Child In Time” con un Gillan inarrivabile e Blackmore che rapisce con i suoi assoli ed ancora una “Smoke On The Water” trascinante più che mai e con un finale con un breve duello tra il mai troppo compianto Jon Lord e di Blackmore. Cosa dire poi di “The Mule”, con Ian Paice che si diverte a creare forse il miglior assolo di batteria della storia del rock e di “Strange Kind Of Woman”, con l'immortale duello tra la voce di Ian Gillan e la chitarra di Ritchie Blackmore e per finire con i momenti blues di “Lazy” dove Lord e Blackmore si divertono allungando il brano con i loro assoli teatrali e con una “Space Truckin'” allungata a dismisura dove ancora una volta le tastiere e la chitarra vengono maltrattate. Operazioni del genere rimangono comunque puramente commerciali o per veri feticisti, perchè Made In Japan è perfetto così com'è, con le sue imperfezioni, con le sue spettacolarità, dove si vede una band perfetta, al culmine della sua creatività, una perfetta sintonia fra ogni elemento della band, momenti che non si sono mai più ripetuti nella lunghissima carriera dei Deep Purple. Ma per essere precisi va segnalato che questa nuova edizione di Made In Japan è uscita in varie versioni, un box Super Deluxe con 4 CD, 1 DVD ed un 7”, poi altro Box con ben 9 LP, poi ancora una semplice versione in doppio CD e in vinile, doppio LP in 180°. Per chi ama i Deep Purple e questo live in particolare, consiglio la versione doppio CD, che ha nel secondo dischetto tutti i bis delle varie serate, anche se alcune cose erano già uscite in precedenza sia nella versione di Made In Japan di qualche anno fa, con copertina scura e nel triplo CD “Live In Japan”. Bella anche la veste grafica, con libretti e foto nelle varie edizioni. Operazione commerciale o no, Made In Japan rimane un capolavoro immortale, un live album che non ha eguali e che insieme a “Yessongs” degli Yes, “The Song Remains The Same” dei Led Zeppelin, “Seconds Out” dei Genesis, “Queen Live Killers” dei Queen, “Bursting Out” dei Jethro Tull e “Exit...Stage Left” dei Rush, rimarranno per sempre pietre miliari della Storia del Rock. 100/100
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Anno: 1972/2014 |