Dopo più di 30 anni di attività con i Marillion, il chitarrista Steve Rothery si concede una pausa con la band per dar vita al suo primo lavoro da solista. Ma a sorpresa il chitarrista decide di presentarlo prima dal vivo e la serata al Crossroads di Roma viene registrata e documentata in un bel digipack triplo, con 2 cd ed un DVD. Un vero regalo per i fans italiani e per chi, come il sottoscritto, pur essendo di Roma, si è perso quella serata. Il primo cd racchiude i brani di “The Ghost Of Pripyat”, prima lavoro da solista per il chitarrista inglese, di prossima uscita, calde atmosfere e fraseggi chitarristici molto passionali e melodici. “Morpheus” ha atmosfere pinkfloydiane, fluide, po la chitarra di Rothery con quel tocco ispirato da Steve Hackett e David Gilmour, riescono a catturare l'attenzione. “Kendris” è invece più moderno e ritmato, ma sempre ricamato da armoniosi interventi chitarristiche e con “The Old Mand Of The Sea”, si ritorna a quel sound arioso, dove la chitarra di Rothery, nei dodici abbondanti minuti di durata, sa creare paesaggi incantevoli, con fraseggi melodici e anche con momenti più virtuosi e tecnici, spesso nascosti nelle ultime produzioni dei Marillion. Stesse sonorità anche nella successiva “White Pass”, dove crescono però gli accostamenti ai Pink Floyd, il brano poi cresce avvicinandosi di più alle parti strumentali dei Marillion e verso il finale in crescendo la chitarra crea assoli e fraseggi anche più aggressivi, mentre “Yesterday's Hero” ha un retro gusto di blues ed a volte viene in mente il Mark Knopfler solista e non mancano quegli arpeggi che caratterizzano ogni brano dei Marillion. “Summer's End” chiude il cd sempre con le sue atmosfere fluide e melodiche. Il secondo cd racchiude invece una minima parte del meglio dei Marillion, “Waiting To Happen”, con la voce della bravissima Manuela Milanese, “Afraid Of Sunlight” con la voce di Alessandro Carmassi, che impreziosisce anche “Easter”, brano per me bellissimo con lo spettacolare assolo di Rothery, uno dei migliori assoli in assoluto, non solo dei brani dei Marillion, ma in generale. Dopo questa parentesi dedicata al periodo Hogarth, si apre una breve dedicata all'era Fish, con “Sugar Mice” e “Cinderella Search”, dove stavolta Rothery invita le RaneStrane (special guests della serata), una delle nostre migliori band di prog. Ancora luci sulla band romana, dove il chitarrista inglese dà totalmente spazio con “Materna Luna” e “Monolith PT. 2”, brani che confermano la bravura di questa band. Live In Rome ha anche una bella confezione in digipack che si apre in tre parti ed oltre ai due cd, ha anche il DVD che ci dà la possibilità di rivivere quella serata. 89/100
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Anno: 2014 |