Dopo qualche anno di silenzio, torna a farsi sentire Greg Howe, con un nuovo lavoro completamente strumentale.
Oramai la sua strada è quella di fondere il metal strumentale con il jazz rock più virtuoso e contorto e con questo “Sound proof”, il buon Greg vi assalirà con una valanga di note, forse per molti inutili ed esagerate, ma per chi, come me ama questo splendido strumento e la musica strumentale in genere, rimarrà folgorato da cotanta abilità strumentale. Tecnicismo perfetto ed una pulizia sonora che non ha eguali. “Sound proof”, mette in mostra anche l’estro compositivo del chitarrista, capace di avere una grande anima che guida una tecnica spaventosa e non viceversa, perché anche se sono in pochi ad accorgersene, qui di feeling ce n’è molto, basta dedicare al cd un ascolto accurato, capace di captare tutte le varie sfumature che solo se si suona con il cuore, si possono creare. L’inizio fà un pò paura, perché la brevissima intro, sembra presagire stranezze dance o trance, ma già con “Emergency exit”, si riconosce l’inconfondibile stile di Greg Howe, capace di spaziare dal metal alla fusion, in maniera perfetta. L’inizio di “Tell me something”, farebbe appendere al chiodo la chitarra a chiunque, con scale veloci eseguite con una pulizia perfetta, una delle grandi doti di questo straordinario chitarrista americano. Il resto scopritelo da soli, ne vale veramente la pena, mi limito solo a citarvi “Sunset in El Paso”, con Howe alle prese con una semi acustica (almeno così mi pare) ed è una cosa rara. Un disco per chitarristi, ma non solo, consiglio a tutti di avvicinarsi a “Sound Proof”, dove è solo la musica a regnare. 85/100
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Greg Howe: Chitarra Anno: 2008 |