Home Interviste Ian Paice - Deep Purple

Ian Paice
Deep Purple

Non è la prima volta che incontro Ian Paice, lo storico drummer dei Deep Purple, fu in occasione dell’uscita del cd di Mario Fasciano, che vedeva Paice in veste di ospite. Ma ogni volta è sempre una grande emozione, anche perché i Deep Purple sono ancora una delle mie band favorite. Il manager chiede la cortesia di non fare più di tre domande, ma ne escono due di più e Ian Paice risponde ugualmente con una gentilezza ed un’umiltà incredibile. La parola ora a MR. IAN PAICE!!

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- A&B -
Ciao Ian, è un vero onore ospitarti fra le pagine web di Artists & Bands, tu sei la storia dell’hard rock, con i Deep Purple siete ancora oggi i capostipiti del genere. Inizierei subito con il chiederti di parlarci del nuovo imminente album dei Deep Purple, cosa devono aspettarsi i fans della band?
- Ian Paice [Deep Purple] –
Dopo Natale ci riuniremo, dopo qualche concerto, per scrivere dei nuovi brani e se uscirà qualcosa di buono, inizieremo quello che sarà il successore di “Rapture Of The Deep”. Questi sono i nostri progetti per il momento, ma non so dirti come saranno i brani o quale strada prenderà il nostro sound, abbiamo solo voglia di scrivere del materiale nuovo per proporlo poi al pubblico, ma non ho nessuna idea di ciò che verrà fuori. Questo è quello che abbiamo in cantiere…. FORSE!!! AHAHAHAH!! (Inizia a ridere NDA)

- A&B -
Dopo l’abbandono di Jon Lord, tu sei l’unico membro originale della band, dal primo “Shades Of Deep Purple”, sei sempre stato il drummer dei Deep Purple. Come vivi oggi questi 40 anni che ti hanno consacrato il leggendario drummer dei Deep Purple ?
- Ian Paice [Deep Purple] –
Non è colpa mia!!!!! AHAHAHA!!!! (Altre risate generali NDA). Scherzi a parte, ogni musicista che io conosco, me compreso, che che viene considerato un monumento della musica, non pensa mai di essere tale, pensiamo solo due cose, di essere molto fortunati ed apprezziamo il fatto che ci sia molta gente che ha comprato, ascoltato ed apprezzato la musica che abbiamo fatto per molti anni e che ci ha premesso di vivere bene,lavorando co la nostra passione. Nessuno pensa per sé stesso di essere una leggenda.

- A&B -
Sono appunto 40 anni che siedi dietro la batteria ed in ogni concerto devi lanciarti in un assolo, da quello memorabile su “Made In Japan” ed in ogni concerto devi reinventarti per cercare di cambiare qualcosa, dove trovi l’ispirazione?
- Ian Paice [Deep Purple] –
Certo! Cambio di sera in sera, ci sono cose fisse, che faccio sempre, ma cerco sempre di inserire qualche variazione. Ripeto sempre qualche momento riconosciuto, che porta la mia firma storica. Per il resto è un mistero anche per me in ogni assolo, mi viene l’ispirazione in quel momento.

- A&B -
Questa sera hai suonato brani storici, ma era da tempo che non suonavi pezzi come “Burn” e “Mistreated”, cosa hai provato risuonandoli qui oggi?
- Ian Paice [Deep Purple] –
Sono pezzi molto belli che fanno parte della mia storia e della storia dei Deep Purple. Sicuramente non dei Purple della formazione attuale, ma dei Purple con altri membri, ma fanno comunque parte della mia storia, essendo stato l’unico batterista della band, è sempre divertente ed amo suonarli.

- A&B -
OK, questa è l’ultimissima domanda, a dicembre tornerete a suonare nel nostro Paese. Siete sempre presenti, dallo storico concerto del 1974 all’allora Palaeur (oggi Palalottomatica). Possiamo dire che l’Italia è la vostra seconda casa ?
- Ian Paice [Deep Purple] –
Siete molto fortunati in Italia perché ci sono pub come questo (Stazione Birra a Roma NDA) che permette di fare questo tipo di concerti, con un pubblico che apprezza molto al musica dal vivo, in molte altre nazioni non è così (Io pensavo il contrario NDA). Se vuoi suonare concerti dove ci si diverte, bisogna andare in locali come questo, magari piccoli, ma c’è ancora possibilità di suonare buona musica in Italia. Poi amo l’Italia!!

- A&B -
Un grazie di cuore per la tua disponibilità Ian, ci vediamo a dicembre con i Deep Purple!


 

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