Damna: Voce
Aydan: Chitarra
Gorlan: Basso
Elyghen: Tastiere, violino
Zender: Batteria
- A&B -
Ciao Aydan come va? Inizierei subito con i complimenti per la vostra esibizione al concerto di Milano a luglio insieme ai Mago De OZ, siete stati veramente grandi e coinvolgenti.
- Aydan [Elvenking] -
Grazie, grazie veramente.
- A&B -
Iniziamo proprio da qui, come è andata quella giornata, siete soddisfatti, c’è qualche aneddoto da raccontare ?
- Aydan [Elvenking] -
Si, diciamo che è stato un concerto molto interessante, anche se noi ci sentivamo un po’ fuori dagli schemi, era un festival molto incentrato sul folk, mentre noi siamo più metal con caratteristiche anche differenti, comunque noi abbiamo ugualmente fatto la nostra esibizione ed è stato un festival sicuramente positivo e ci siamo anche divertiti.
- A&B -
Parliamo ora del vostro nuovo lavoro, come mai un disco completamente acustico ?
- Aydan [Elvenking] -
Si è sicuramente una scelta bizzarra e particolare e possiamo considerarlo, più che un album un progetto, nel senso che è stato un esperimento che è anche una caratteristica di questa band, il cercare di fare sempre cose nuove, più che altro per noi come musicisti. Quindi dopo un album heavy come “The Scythe”, sicuramente il nostro più heavy, che era molto d’impatto, abbiamo sentito il bisogno di fare qualcosa di diametralmente opposto e tuffarci in sonorità acustiche, soft e più romantiche. Queste caratteristiche sono sempre state nel DNA della band e le abbiamo inglobate nel nostro sound elettrico, invece questa volta abbiamo deciso di seguire la direzione acustica e ci siamo anche sentiti a nostro agio.
- A&B -
Il cd è un concept ?
- Aydan [Elvenking] -
No non è un concept, diciamo che anche il titolo stesso indica un po’ il dualismo che c’è all’interno della band, l’anima più heavy e quella più acustica e romantica, ma per quanto riguarda i testi c’è il dualismo di situazioni più intime e romantiche ed anche oscure con cose più ironiche, frivole e più allegre.
- A&B -
Farete anche un tour di supporto al cd magari interamente acustico, riarrangiando anche alcuni vostri brani più metal in chiave acustica ?
- Aydan [Elvenking] -
Questo dipenderà un po’ dalle situazioni, nel senso che se avremo la possibilità di suonare un normale concerto, magari cercheremo di ritagliare al centro quattro o cinque pezzi acustici. Stiamo comunque anche pensando a fare qualcosa di totalmente legato all’acustico, tipo in posti particolari, più intimi e proporre uno show totalmente in questo senso. Per questo dovrebbe esserci però l’occasione particolare, o il luogo particolare per fare qualcosa del genere.
- A&B -
State comunque pensando anche ad un prossimo lavoro più elettrico ?
- Aydan [Elvenking] -
Si certo, a dire la verità stavamo già cominciando a lavorare su qualche prima idea, prima di avere l’ok dalla casa discografica di fare questo cd acustico, sicuramente il prossimo sarà un album elettrico.
- A&B -
Come nasce un brano degli Elvenking ?
- Aydan [Elvenking] -
Diciamo che quello che a noi interessa è creare qualcosa che sia legato fortemente a determinate emozioni, quindi cerchiamo di mettere in musica delle emozioni e delle sensazioni da raccontare poi con i testi, io ed il cantante Damna siamo gli autori delle canzoni, ma tutto il resto della band partecipa al lavoro di arrangiamento.
- A&B -
Ok, ora presentiamo la band ai lettori di A&B. Chi sono gli Elvenking ?
- Aydan [Elvenking] -
Quando siamo nati nel 1997, i nostri punti di riferimento erano i dischi degli Skyclad di cui siamo stati sempre innamoratissimi. Noi siamo nati proprio con la voglia di miscelare situazioni sempre più heavy con situazioni molto più sognanti, quindi creare questo mix di sonorità , come facevano gli Skyclad agli inizi della loro carriera e questo è avvenuto poi quando siamo usciti con il nostro primo album, che in effetti era un album piuttosto particolare. All’epoca forse non è stato accolto subito, diciamo che è cresciuto molto di più nel resto degli anni.
- A&B -
Nella vostra discografia, c’è un disco in cui avete dei rimpianti. Mi spiego meglio, c’è qualcosa che cambiereste oggi, riascoltando i vostri vecchi pezzi ?
- Aydan [Elvenking] -
Bè si, oggi sicuramente cambieremo molte cose a livello di produzione. Per esempio uno degli errori che abbiamo fatto è stato quello di fare un album, il secondo senza il nostro cantante Damna e chiaramente questo ha influito molto sulla riuscita del disco, a mio avviso. Il cantante che c’era all’epoca, Kleid, ha fatto sicuramente un buon lavoro, però l’atmosfera nel gruppo non funzionava e sicuramente diversamente sarebbe stato tutto diverso.
- A&B -
Come vedi oggi il metal italiano ?
- Aydan [Elvenking] -
Sicuramente è molto cresciuta, ricordo i primi tempi in cui io ascoltavo il metal, esisteva molto poco di gruppi italiani, parliamo di vent’anni fa all’incirca e di sicuro oggi è cresciuta tantissimo e ci sono bands di ottimo valore, ma ancora una volta sembra sempre una scena confinata che ha sempre difficoltà a protrarsi, non solo al di là dei confini nazionali, ma anche all’interno dell’Italia stessa, molti gruppi vengono considerati male e poco, anche se abbiamo dei gruppi di valore internazionale. Prendi i Lacuna Coil, che portano la bandiera tricolore all’estero, ma che in Italia non è che siano poi così apprezzati, almeno questo è il mio pensiero.
- A&B -
Le vostre influenze ?
- Aydan [Elvenking] -
Attualmente, visto che abbiamo una certa età, ascoltiamo di tutto, quindi qualsiasi cosa che possa aver una buona melodia o essere una buona canzone che sia metal, pop qualsiasi altra cosa, diciamo che un buona canzone è sempre una buona canzone. Noi come musicisti, siamo cresciuti con gruppi storici, come Skyclad, Helloween, Annihilator, tutto il metal a 360°, perché all’interno della band tutti ascoltiamo dall’hard rock melodico fino a quello estremo senza problemi.
- A&B -
Prova a fare delle brevi recensioni dei vostri album.
- Aydan [Elvenking] -
Il primo album “Heathenreel”, è un lavoro molto particolare, ricordo che la nostra casa discografica, l’AFM all’epoca, probabilmente voleva puntare su di noi come gruppo power che avesse delle influenze simili ai Rhapsody, poi quando gli abbiamo presentato il nostro disco d’esordio, sono rimasti sbalorditi nel senso che si sono trovati di fronte un disco molto carico e molto complesso con diverse sfaccettature e molto legato a situazioni anche folk ed anche a cose molto più estreme e quindi un mix veramente particolare e tutt’oggi viene considerato un album un po’ di culto dai nostri vecchi fans. Visto oggi da noi, lo vediamo come un album complesso, forse troppo, però tuttora ne siamo molto orgogliosi. Il secondo album “Wyrd” è riuscito a metà nel senso che è stato fatto come ti dicevo, con un altro cantante in situazioni un po’ difficili all’interno della band , penso che sia riuscito a metà nel senso che è ricco di buone canzoni, ma è stato sicuramente penalizzato da un periodo difficile, penso che potrebbe essere riuscito meglio, anche se ci sono delle cose buone al suo interno. Il terzo “The Winter Wake”, vede il ritorno di Damna alla voce e rappresenta forse il nostro primo passo verso qualcosa di diverso, quindi un tentare di fare un qualcosa di più senza aver paura di sperimentare e penso che contenga alcune delle nostre canzoni più riuscite che ancora oggi sono tra le più amate. L’ultimo album “The Scythe” è forse il più estremo ed è legato a sonorità più d’impatto nonostante non perda tutte le caratteristiche di melodie ad armonicità che abbiamo sempre portato avanti e contiene, anche questo lavoro, delle grandi canzoni come “The Divided Heart”, di cui abbiamo girato un video ed è tutt’ora una delle nostre canzoni più amate dalla gente ed anche da noi stessi e poi quest’ultimo acustico “Two Tragedy Poets (…and A Caravan Of Weird Figures)”, di cui abbiamo già parlato.
- A&B -
Come mai avete deciso di chiamarvi Elvenking ?
- Aydan [Elvenking] -
E’ tratto da una parte de “Lo Hobbit” di Tolkien, noi siamo nati negli anni legati al fantasy ed un po’ alla prima scena power italiana ed all’inizio eravamo legati un po’ a queste cose qua . Oggi forse questo nome ci è un po’ di peso, perché viene associato un po’queste cose qui, ma noi non abbiamo mai affrontato argomenti del genere, però è il nome della band ed è giusto che rimanga.
- A&B -
Non avete mai fatto concept ?
- Aydan [Elvenking] -
Il nostro penultimo album “the Scythe”, è un concept sulla morte vista proprio nel senso gotico e letterario del termine ed ogni canzone tratta questo argomento da un punto di vista differente ed è un album appunto legato a questa caratteristiche gotiche della danse macabre e queste poesie medievali che trattavano della morte secondo diverse situazioni. E’ un concept album in questo senso.
- A&B -
Pensate che in futuro farete altri concept ?
- Aydan [Elvenking] -
Noi siamo una band che appena fa una cosa, cerca di non rifarla subito dopo, non vogliamo ripeterci e quindi penso che per un po’ non faremo altro di simile, ma è sicuramente una cosa che in futuro ci piacerebbe rivedere, magari con un argomento che veramente ci affascini e che ci permetta di sviluppare un concept interessante.
- A&B -
Un invito a chi non conosce gli Elvenking ad ascoltare la vostra musica.
- Aydan [Elvenking] -
Quest’ultimo album “Two Tragedy Poets (…and A Caravan Of Weird Figures)”, è sicuramente un album molto particolare, è una cosa assolutamente fuori dai canoni a cui non siamo abituati sia noi come band , sia l’ascoltatore, ma se qualcuno è interessato ad immergersi in sonorità diverse dal solito e buttarsi in atmosfere più romantiche sicuramente può dare un ascolto a quest’ultimo album. Altrimenti ci sono tutti gli altri che legano cose più heavy ad atmosfere romantiche che potrebbero essere d’interesse.