- A&B - Ormai gli ELVENKING sono sulla scena da oltre 10 anni, vi andrebbe di fare una retrospettiva del gruppo commentando i dischi passati? - Aydan [Elvenking] – Sempre difficile andare a ripescare sentimenti e sensazioni di così tanti anni sulla scena. In ogni caso quello che posso dire è che ancora una volta gli Elvenking hanno dimostrato di essere una band che non può essere inserita all’interno di determinati confini. Abbiamo sempre avuto la necessità di esprimere noi stessi attraverso la nostra musica, e farlo sempre cercando un passo nuovo, una nota diversa, una parola originale. Penso sia questo che sottolinei i più di dieci anni di carriera di questa band. Ed è bello che nonostante non siamo una band che segue le mode, o le richieste dei fan o di cosa ci si aspetterebbe al momento, le nostre vendite siano in continuo aumento ed i nostri fan sempre più numerosi. Forse alle volte viene premiata anche la sincerità di una band.
- A&B - Cosa spinge la band a mettersi sempre in gioco e a considerare ogni disco come un laboratorio dove sperimentare sempre nuove sonorità e aggiungere influenze? Qualcuno ha scritto che avete abbandonato le scelte stilistiche del passato, mentre, personalmente ritengo che nulla sia andato perso, ma tutto sia stato interiorizzato e rielaborato, conservando, questione importante, sempre una impronta riconoscibile. - Rafahel [Elvenking] – Viviamo la musica intimamente e ci risulta naturale crescere con essa mettendo in gioco le diverse influenze e i nuovi stimoli che viviamo quotidianamente. Non c'è mai un percorso calcolato o vincolato ma semplicemente la voglia di esprimersi liberamente con il linguaggio maturato negli anni.
- A&B - In Red Silent Tides si sente una forte influenza dell’hard rock e AOR americano, nel disco si colgono echi di Journey, Van Halen (periodo Sammy Hagar), anche qualcosa degli Scorpions. Come è maturata questa scelta? - Rafahel [Elvenking] – E' una scelta strettamente legata ai gusti di Aydan e Damna che hanno cercato di far confluire il loro carattere musicale attuale prediligendo sempre la via della melodia e sviluppando poi gli arrangiamenti in funzione di essa.
- A&B - Svelateci qualche curiosità, o particolare nascosto e non ancora svelato, sulla vostra ultima fatica in studio. - Rafahel [Elvenking] – Abbiamo mangiato un Kebab devastante che ha decisamente aiutato le nostre performance in studio... o forse le ha penalizzate... In ogni caso senza quel Kebab il disco non suonerebbe così (ah, ah, ah!!! - risata). [Dopo aver conosciuto questo segreto, chissà quanti gruppi cominceranno a rimpinzarsi di kebab - n.d.r.]
- A&B - Conoscete il riscontro in termini di vendite dell’album? - Rafahel [Elvenking] – Non ancora, al momento, ma dalle prime indiscrezioni pare molto positivo!
- A&B - Durante i concerti quale è la risposta del pubblico ai nuovi brani? - Rafahel [Elvenking] – C'è senz'altro un unanime apprezzamento e ci fa molto piacere sentirci dire regolarmente che i brani nuovi dal vivo “spaccano”. Dal canto nostro come band ci sentiamo più vicini ai nuovi brani e quindi anche dal vivo li affrontiamo con entusiasmo e un consolidato affiatamento che sicuramente valorizza il risultato finale e la presa sul pubblico.
- A&B - Avete diviso il palco con vari gruppi stranieri, ultimamente con i Primal Fear, in passato con gli Skyclad e altri ancora, quale è il gruppo o musicista che vi ha più impressionato dal punto di vista umano? C’è un episodio particolare in merito? - Aydan [Elvenking] – Beh, il tour con i Primal Fear è stata ovviamente una grande esperienza, sia dal punto di vista professionale che umano. Nel corso degli anni abbiamo avuto la possibilità di dividere il palco e il tour bus con grandissimi artisti e per una band come noi sarebbe stupido non cercare di assorbire tutto ciò che questi personaggi possono insegnare. Jon Oliva per esempio è un grandissimo personaggio. Abbiamo fatto un intero tour con lui e lo abbiamo reincontrato in più di qualche occasione, anche negli USA quando abbiamo suonato lì, ed è sempre un piacere ritrovarsi con lui e sentirlo parlare degli episodi più incredibili. Un grande!
- A&B - Vado a memoria, nel brano “Totentanz” su The Scythe c’è qualche parola/verso in italiano. Avete mai pensato ad un pezzo cantato tutto in italiano? - Aydan [Elvenking] – Una canzone intera forse no, ma nel contesto romantico-decadente di The Scythe ci sembrava una buona cosa per sottolineare alcuni concetti.
- A&B - Premesso che non si vuole indagare sul vostro reddito (ah, ah, ah!!! - risata), ma in Italia si riesce a vivere suonando metal? Oltre alla musica avete un’altra occupazione? - Rafahel [Elvenking] – In Italia è difficile vivere d'arte su tutti i fronti... tanto meno suonando metal. Noi al momento abbiamo tutti una seconda occupazione che ci garantisce il sostentamento (ah, ah, ah!!! - risata).
- A&B - Avete in mente progetti paralleli? Come procede l’esperienza di Damna negli Hell in the club? - Rafahel [Elvenking] – Io personalmente sto ultimando il secondo disco del Harduo (duo di chitarra metal-acustico insieme al chitarrista Andrea Varnier) che dovrebbe uscire nella primavera 2011 e sempre nel 2011 dovrebbe uscire l'ottavo disco dei Garden Wall dal titolo Assurdo, band avant-garde prog-metal. Per quello che riguarda Damna è decisamente entusiasta del nuovo progetto e a breve si esibirà dal vivo in diversi locali italiani dove darà sfogo alla sua verve più Glam-Rock. Lethien suona con gli All my Faith Lost e Aydan ha diversi progetti in cantiere, ma è ancora presto per far trapelare notizie.
- A&B - C’è un brano che, come Elvenking, vi piacerebbe coverizzare? - Rafahel [Elvenking] – Visto le personalità in gioco all'interno della band penso che ognuno “polverizzerebbe” un brano diverso, quindi non mi pronuncio a titolo di band, ma a gusto personale farei un brano degli Iron Maiden in una veste orchestrale.
- A&B - Nel vostro sito ufficiale ci sono le singole biografie e si comprende che Damna è un patito dei Kiss. Avete mai pensato a suonare una loro cover? Penso in particolare a qualche brano dall’album Music from the Elder (grande disco, forse poco compreso e sottovalutato). - Rafahel [Elvenking] – Forse da parte di Damna sì, ma non ne abbiamo mai discusso in sede collettiva.
- A&B - C’è un’artista con il quale vi piacerebbe collaborare? - Rafahel [Elvenking] – Parlo sempre a titolo personale menzionando Devin Townsend.
- A&B - Cosa consigliate ai giovani musicisti che vogliono intraprendere il viaggio nel mondo discografico? - Rafahel [Elvenking] – Senza dubbio studiare sodo, crederci sempre e valutare con obbiettività il proprio operato cercando una via per essere unici. Di fronte ad un'innegabile valore artistico nessuna casa discografica seria chiude le porte. Diffidate di chi vi chiede soldi in cambio di nulla e cercate di proporvi sempre con la massima professionalità valorizzando tutti gli aspetti che riguardano la band: testi, immagine, loghi, foto, colori, sito, video... tutto deve essere coordinato con coerenza e gusto. Cercate di coinvolgere nel ‘progetto band’ più competenze possibili cercandole tra le amicizie e quando il budget ve lo permette cercate di collaborare con i professionisti. Dal vivo ...“spaccate”...
- A&B - Vi ringraziamo per la disponibilità e vi lasciamo lo spazio per un messaggio ai vostri fans e a quanti frequentano il nostro sito. - Rafahel [Elvenking] – Grazie mille per lo spazio che ci avete dedicato, siamo contentissimi di suscitare interesse nella compagine metal italiana e quindi altrettanto contenti di vedere sempre più gente ai nostri concerti... Speriamo quindi di vedere anche a voi alle prossime date del 2011 e magari bere qualche birra in nostra compagnia.
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