Sicuramente l’idea di fare un album ogni due anni, da “Endgame” a oggi, non è una buona scelta se poi le idee scarseggiano, anche perché il già citato terz’ultimo lavoro era un buon album, il primo con il nuovo chitarrista Chris Broderick, capace di riportare i momenti chitarristici al periodo Friedman ed anche il precedente “Thirteen”, non era poi male, anzi, il ritorno di Dave Ellefson, storico bassista della band, faceva ben sperare anche per il futuro.
Ma a quanto pare non è così, perché il nuovo Super Collider è forse l’album peggiore dai tempi di “Risk”, un lavoro senza idee e quelle che ci sono, risultano scontate e poco appagabili per ogni fans della band. Il cd parte bene con “Kingmaker”, brano molto in sintonia con il passato, ma già con la title track, ci si accorge di un cambiamento un po’ troppo furbo, una strizzata d’occhio ad un mondo più commerciale. Chitarre ruggenti ed un assolo elettrizzante fanno da intro a “Burn!”, altro brano però poco convincente, anche per la voce di Mustaine, a volte piatta e poco trascinante se paragonata al passato e con “Built For War”, si ritorna a ritmiche possenti e più aggressive e con una parte più epica verso il finale.
Ma non tutto è perduto, perché alcuni cambiamenti sono anche ben fatti, come nel caso di “Off The Edge”, dove la melodia prende il sopravvento, le ritmiche si fanno più pacate, ma il brano riesce comunque a destare interesse anche per l’estro di Broderick, capace di ricreare momenti chitarristici degni dell’era Friedman, mentre “Dance In The Rain” è un brano ruffiano e scontato che ha come unica nota positiva il solo guitar work del solito Broderick. Il banjo che apre “The Blackest Crow” fa un po’ sorridere, dove Mustaine sembra fare il verso al Bon Jovi di “Wanted Dead Or Alive” e nel voler poi ritornare a sonorità più Megadeth, il tutto diventa una cacofonia anche fastidiosa e “Forget To Remember” sembra una canzoncina pop meets metal.
Purtroppo non basta la potenza di “Don’t Turn Your Back…” a risollevare le sorti, sempre però con un ottimo lavoro chitarristico e nemmeno “Cold Sweat”, cover dei Thin Lizzy, a volte cruda e rabbiosa. Siamo lontano anni luce da lavori come “Rust In Peace”, “Countdown To Extinction” e “Youthanasia”, e penso nessuno pretenda questo, ma un nome come quello dei Megadeth, dovrebbe evitare questi passi falsi. Dimenticavo!! Ma il Thrash?
57/100
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Dave Mustaine: Voce e chitarra Chris Broderick: Chitarra e cori David Ellefson: Basso e cori Shawn Drover: Batteria
Special Guest: David Draiman: Voce nei brani 6 e 9
Anno: 2013 Label: Tradecraft/Universal Music Genere: Thrash Metal/Heavy Metal
Tracklist: 01. Kingmaker 02. Super Collider 03. Burn! 04. Built For War 05. Off The Edge 06. Dance In The Rain 07. Beginning Of Sorrow 08. The Blackest Crow 09. Forget To Remember 10. Don’t Turn Your Back… 11. Cold Sweat
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