Il nuovo lavoro del pianista-compositore ed improvvisatore italiano Stefano Battaglia costituisce un vasto progetto dedicato interamente alla memoria del grande poeta, scrittore, giornalista, regista, drammaturgo Italiano, e forse anche il più controverso, Pier Paolo Pasolini.
L'assenza totale di concessioni da parte di Pasolini in materia d'arte e di ideologia ha senz'altro contribuito a renderlo una delle punte d'iceberg della letteratura e del cinema Italiani del dopo-guerra. Dopo gli studi letterari e di Storia dell'Arte, si dedica all'insegnamento per un periodo della sua vita, prima che la Scuola ma anche il Partito Comunista Italiano decidano di allontanarlo per cause riconducibili alla sua omosessualità. Romanziere neorealista, Pasolini scrive anche sceneggiature per il Cinema, in particolar modo per il grande regista emiliano Federico Fellini. Nel 1961, decide di passare alla regia. Le sue pellicole risultano essere spesso parabole metafisiche in grado di riunire con successo elementi della cultura cristiana, marxista, e della psicanalisi. Proprio la estrema complessità delle sua opere e dei suoi interessi rappresentano la sfida raccolta da Stefano Battaglia nel tentativo di accostarsi musicalmente ad una personalità tanto incisiva e dal multiforme ingegno. Nato a Milano nel 1965, Stefano Battaglia persegue essenzialmente l'obiettivo nel suo Re: Pasolini di celebrare la coesistenza di antinomie e contrasti in Pier Paolo Pasolini. Nelle sue composizioni, egli utilizza proprio questa opposizione emozionale, la associa ad alcune informazioni biografiche del poeta o dei suoi attori, di volta in volta ricerca dei legami musicali con i luoghi nei quali le sue opere filmiche sono state messe in scena. Inoltre per meglio accentuare la divergenza tra tali molteplici aspetti, Stefano Battaglia ha deciso di concepire il suo progetto artistico Re: Pasolini sotto le sembianze di duplice album. Il primo CD riunisce il pianista e gli strumentisti del Pietra Lata Sestetto; le loro improvvisazioni melodiche sono essenzialmente improntate su una atmosfera malinconica, assortita a tratti da richiami nostalgici. Il secondo disco invece è stato registrato con l'ausilio di musicisti che avevano già avuto modo di collaborare con Louis Sclavis, con Dominique Pifarély, Bruno Chevillon e Vincent Courtois. I brani più cupi e grevi sono riconducibili alle otto variazioni di Lyra, nello stesso modo in cui una musica per film svolge il ruolo di collante tra i diversi fotogrammi. Battaglia commenta il rapporto conflittuale intrattenuto in vita da Pasolini con la Chiesa, il suo radicalismo politico, il suo drammatico assassinio in quel di Ostia, nel 1975. Stefano Battaglia ha avuto il merito di far rivivere in musica la complessa personalità dell'artista Pasolini. Con enorme sensibilità e capacità di toccare le corde dell'animo dell'ascoltatore, rende letteralmente udibili scene di una bellezza sconvolgente che hanno ornato l'opera del cineasta, contribuendo a tratteggiare la forza e la fragilita al contempo di questo enorme artista. |
Stefano Battaglia: Piano Anno: 2007 |