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Cross And Keeling
English Sun

English Sun è l’incontro di due straordinari musicisti, ma soprattutto infaticabili sperimentatori e ricercatori musicali. Da una parte abbiamo David Cross al violino noto ai più come una delle colonne portanti dei King Crimson degli anni ‘70 e dall’altra parte il compositore contemporaneo e polistrumentista Andrew Keeling, figura votata fondamentalmente alla composizione classica, ma che ha saputo estendere il proprio raggio d’azione verso altre aeree di competenza, sviluppando una proficua collaborazione con Robert Fripp, anello di congiunzione tra i due artisti. Questo lavoro è essenzialmente il risultato di sessions d’improvvisazione registrate dal duo.

Il corpo dei brani è costituito essenzialmente da composizioni in cui flauto e violino sono protagonisti indiscussi. Abbiamo pochissimi parti in cui altri strumenti hanno uno ruolo predominante.
Va sottolineato che caratteri provenienti dalla musica sperimentale e progressive (come la presenza di effettistica ed utilizzo del synth) non mancano, ma comunque quest'album si attesta ad un livello classico.
Il continuo dialogo nella melodia tra violino e flauto costituisce l’ossatura fondamentale di questo lavoro, ricco senza dubbio di suoni aulici che traggono vigore dalla calma, riflessività e ricercatezza dei due musicisti.
Half Light apre l’album, sviluppandosi inizialmente con un sofferto passaggio tra i due strumenti per poi distendersi verso un gioioso fondo di pizzicato, accompagnato dal vivace volteggio sonoro di flauto prima e violino poi. Il successivo pezzo Moth rappresenta l’eccezione maggiore, per quanto detto in precedenza poiché si presenta come un’improvvisazione di Keeling arricchita dal cupo suono del synth.

Dido infonde l’idea di un requiem, in cui il cadenzato moto del violoncello si attesta su un livello, mentre sull’altro il triste incedere dei due strumenti principali raggiunge elevati picchi lirici. Scorrendo i vari brani, risulta degno di nota Lamentoso, ove troviamo un violino marcatamente elettrico se non quasi accostabile alla chitarra, rispetto agli altri pezzi, ma non meno ricco di bellezza e gamma sonora. Non ci soffermiano in maniera specifica su tutti i brani della seconda parte, anche per lasciare l’interessato ascoltatore nell’intento di cogliere personali sensazioni che queste stupende composizioni manifestano certamente per la mancanza di schemi predefiniti e, perché no, per il loro tratto minimalista.

Vale la pena, insomma, ascoltare fino in fondo queste fantastiche improvvisazioni, meditate, sofferte, ricche di una poetica davvero autentica quanto di rara bellezza. Keeling, in particolare, dimostra di avere una visione davvero ampia delle possibilità che la musica possiede e di saper varcare con sicurezza la soglia che separa “l’accademico” dallo sperimentale.

82/100


David Cross: Violino elettrico, Devices
Andrew Keeling: Flauto, chitarra elettrica, tastiere

Anno: 2009
Label: Noisy Records
Genere: Classical/Experimental

Tracklist:
01. Half Light
02. Moth
03. Dido
04. Sun And Moon
05. Lamentoso
06. Clear Sky
07. Shiny Head
08. High Scree
09. Soldier Poet

Sul web:
David Cross
Andrew Keeling
Cross And Keeling @MySpace

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