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Francesco Guaiana Triptyque
The Spoiled Tree

Francesco Guaiana appartiene a quella cerchia di artisti, purtroppo assai ristretta di questi tempi, che si è formato duramente con infaticabile studio e basi musicali solide. Inizia a suonare la chitarra piuttosto giovane iniziandosi da subito al Jazz e alle musica improvvisata. Si dedica allo studio teorico e pratico presso il conservatorio V.Bellini di Palermo, proseguendo poi con una sostenuta attività di perfezionamento della chitarra e della composizione presso Boston.
E’ qui che prende forma il primo progetto NOJAZ con la collaborazione di Daniele Camarda (basso) e Ferenc Nemeth (batteria) con cui registra l’album omonimo. Rientrato in Italia si dedica all’attività didattica e a numerose collaborazioni (la lista sarebbe veramente lunga) sia in ambito teatrale, visuale che compositivo.
Oltre all’attività di solista con cui ha recentemente inciso un cd Clouds in Motion, dal 2005 ha messo su il progetto Triptyque con cui proprio quest’anno ha pubblicato il nuovo lavoro The Spoiled Tree.
La composizione di questo album nasce, a detta dello stesso musicista, dalla profonda osservazione (durante il periodo autunnale in cui si trovava presso Parigi) di un maestoso albero posto davanti l’edificio in cui alloggiava. Il lavoro si staglia su brani concisi e caratterizzati dal binomio minimalismo-intimismo, a partire dal brano di apertura Altalena si configura infatti un incedere sonoro cristallino, naturale della chitarra, senza forzature, ad eccezione del brano Canalyze in cui è presente un carattere più sottolineato di effettistica ma che non risulta mai eccessivo, anzi ben congeniato.
All’interno dell’album troviamo sia pezzi, come l’omonimo Spoiled Tree, in cui l’aspetto meditativo è principe ma anche composizioni di una vena frizzante e giocosa come Gare de L’est.

I brani che hanno una matrice di chiara provenienza jazzistica prendono forma secondo una logica prettamente melodica e sulla meditata collocazione del suono che rifugge volutamente da tecnicismi ed impennate virtuosistiche. La batteria di Ruggero Rotolo impreziosisce particolarmente pezzi come Canalyze e Clessidra mostrando una notevole capacità nel sapersi muovere sia con giochi frenetici ed energici tra piatti e rullante che con un morbido e raffinato tocco delle spazzole. Il contrabbasso di Luca Lo Bianco, a differenza degli altri brani, in cui presenta un ruolo di sfondo e accompagnamento, viene risaltato particolarmente in Reunion, ove ora dialoga e si muove in simbiosi con la chitarra di Guaiana, seguiti dall’accompagnamento con le spazzole di Rotolo e successivamente si ritrova a guida ritmica.

La forza di questo lavoro sta sicuramente nella semplicità , ma soprattutto nel gusto e nel garbo di riff mai banali, senza dimenticare l’aspetto e la ritmica ( un accento va dato sicuramente all’ottimo Rotolo e al background del contrabbasso di Lo Bianco) che da letteralmente uno spunto in più al risultato finale nella sua completezza.

75/100


Francesco Guaiana: Chitarra
Ruggero Rotolo: Batteria
Luca Lo Bianco: Contrabbasso

Anno: 2010
Label: Fitzcarraldo Records
Genere: Jazz

Tracklist:
01 Altalena
02 Gare De L'est
03 The Bridge
04 Appunti Di Viaggio
05 Canalyze
06 Reunion
07 The Spoiled Tree
08 Clessidra

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