Home Recensioni Album Jakszyk, Fripp and Collins - A Scarcity Of Miracles

Jakszyk, Fripp and Collins
A Scarcity Of Miracles

Da diverso tempo si era vociferato di un lavoro che avrebbe nuovamente impegnato Fripp, dopo la discreta pausa da nuove pubblicazioni soliste (Love Cannot Bear e Thread), con il celebre chitarrista e polistrumentista Jakko Jakszyk. Se si trascura la ridotta attività live al fianco di Theo Travis (tra l’altro ospiti a novembre a Roma con ben quattro date), non rimane ormai che l’ultima tournée relativa a The Power to Believe nel 2003/2004 e quella breve del 2008 negli States, per celebrare i 40 anni dei King Crimson. L’annuncio del nuovo disco, addirittura targato come un nuovo ProjeKct ha di fatto spiazzato tutti gli amanti della multiforme creatura plasmata dall’immenso chitarrista britannico.

Al fianco di Fripp troviamo appunto Jakszyk, polistrumentista inglese che conosce molto bene Fripp e il mondo King Crimson, avendo fatto parte della celebre 21st Century Schizoid Manassieme a Mel Collins, noto per il fondamentale apporto ai fiati nei primi dischi del re cremisi. A completare la formazione abbiamo Gavin Harrison alle pelli, reclutato dall'ultima tour celebrativo dei KC e Tony Levin, rientrato dopo l'abbandono di Trey Gunn. Generalmente i ProjeKcts hanno rappresentato nei King Crimson degli anni 90/00 come un momento di analisi e molta sperimentazione sonora prima di raggiungere una quadratura che sfociasse in un lavoro ben definito e completo. Questo disco pur avendo tale nomenclatura, si allontana da questa accezione, probabilmente perchè pensato apriori proprio come un disco-collaborazione tra Jakszyk e Fripp. Ciò si comprende bene dalle prime battute dell'omonima "A Scarcity Of Miracles", pezzo molto disteso e romantico che da sicuramente un’impressione iniziale molto interessante, grazie sia agli equilibrati inserti del sax di Collins che del caldo suono del basso di Levin.

Il successivo "The Price We Pay" è il pezzo probabilmente più orecchiabile che di crimsoniano ha sicuramente ben poco e molto dell’anima musicale di Jakszyk in cui viene fuori molto bene il proprio buon apporto vocale, sinuoso e piacevole. Sicuramente quello che si nota è una certa continuità dal punto di vista del suono come si osserva bene nella successiva ed onirica "Secrets", brano in cui spiccano i tanto conosciuti soundscapes frippiani spezzati dai lancinanti passaggi di Collins, che però talvolta raggiungono picchi eccessivi. In "This House" possiamo riscontrare una certa vicinanza con gli intermezzi psicotici presenti in "The Power to Believe", qui sfocianti però in un cristallina ed eterea atmosfera che fa da sfondo al sussurrato canto di Jakszyk. Le tinte più fosche vengono dipinte nella dilatate e cupe "The Other Man" e "The Light Of Day",in cui si affiancano le sfuriate della Les Paul di Fripp con i suoi inconfondibili riff e del sax di Collins.

A Scarcity of Miracles è sicuramente un buon disco che però non sembra apportare qualcosa di nuovo. Il consiglio da dare è sicuramente quello di ascoltarlo più volte, perchè nel primo si rimane fortemente perplessi, ma con i successivi si riesce ad apprezzarlo meglio soprattutto nelle sfumature degli ultimi brani. Se la vostra speranza è quella di trovare le intricate trame disegnate da Fripp e Belew ed i taglienti suoni che hanno costituito l’ossatura di The ConstruKction of Light e poi di The Power to Believe, rimarrete delusi, un po’ meno lo saranno gli affezionati dei KC più datati. A Scarcity of Miracles è a suo modo sorprendentemente lineare, sia nella ritmica che nell’incedere della trama sonora, che lo spinge ad andare oltre il tessuto crimsoniano. E’ forse questa la sua novità, seppur in apparenza banale? Forse solo il tempo ce lo dirà, anche se lascia piuttosto basiti la dichiarazione di Fripp per cui questo disco è uno dei suoi preferiti tra quelli in cui lui è risultato un elemento determinante. Personalmente nel contesto dei KC, la scelta di reinserire Collins e Levin non sembra poi un gran salto evolutivo.

68/100


Jakko Jakszyk: Voce, chitarra
Robert Fripp: Chitarre, soundscapes
Mel Collins: Sax soprano e contralto, flauto
Tony Levin: Basso, Chapman Stick
Gavin Harrison: Batteria, percussioni
Gu Zheng: Tastiere

Anno: 2011
Label: DGM
Genere: Rock

Tracklist:
01. A Scarcity Of Miracles
02. The Price We Pay
03. Secrets
04. This House
05. The Other Man
06. The Light Of Day

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