Roma, 8 Luglio 2011 - Auditorium Parco Della Musica
Evocativo, l'aggettivo più calzante per descrivere il concerto in cui Ennio Morricone ha diretto l'orchestra ed il coro di Santa Cecilia nella splendida cornice dell’Auditorium di Roma. Le immagini si affacciano alla mente del pubblico trasportate dalla musica, ora nel doppio suono di una sirena dissonante che annuncia il brano dedicato a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, ora nello struggente tappeto di archi che racconta della sua amata moglie, suoni che in un crescendo festoso risolvono nuovamente in un vellutato cuscino musicale. Nel brano dedicato a Giorgio Napolitano per i 150 anni del dell’Unità d’Italia il coro prende vita intonando il "Va’ Pensiero" mentre l'orchestra accompagna col tema dell'Inno di Mameli, curioso e ricercato colloquio tra due opposte visioni del paese che improvvisamente si ribalta, le parti si invertono e i "Fratelli d'Italia" cantano la "Patria 'sí bella e perduta...". L'ispirazione arriva anche dalle nuove generazioni e porta sonorità elettriche tipiche della fine degli anni '60 con il brano "Rock?" che ci porta dentro l'inseguimento di un film "polizziottesco" statunitense, come a suggerire che i giovani ribelli di allora sono ancora nelle orecchie dei giovani di oggi. Non è mancata la magia dei brani più noti che hanno suscitato un immediato brusio di apprezzamento nella sala, prima tra le onde dell'oboe di "Gabriel's oboe" e poi in chiusura, in maniera più rumorosamente gradita dal pubblico, il fuori programma che tutti speravano: quando il suono di un'inconfondibile ocarina con cinque note ha acceso nella memoria di tutti l’immagine di tre visi, "il Biondo" Clint Eastwood; "Tuco" Eli Wallach e "Sentenza" Lee Van Cleef. La perfezione acustica e stilistica della sala Santa Cecilia, la professionalità dell’orchestra e del coro dell'Accademia hanno esaltato il genio delle immagini sonore che pleonasticamente "tutto il mondo ci invidia".
|
Ennio Morricone: Direttore Data: 08/07/2011 Repertorio:
|