Il risultato complessivo, sicuramente interessante, al contrario del dettagliato racconto "geografico" di Areavirus ci trasporta ad una visione più estraniante ed immaginaria, un allontanamento dalla realtà che ha molto di onirico e sognante. Brani dai tempi lenti e dall'incedere liquido come ad esempio Cableway, Foliage, Bell Ringer o Walking Distance con il piano lento e quieto conduttore ci fornisce una visione più acustica e melodica ed al contempo meno elettronica del medesimo senso di distacco e si alternano a brani in cui è la sperimentazione e la libera improvvisazione elettronica la linea dominante, brani come la lunga Bird Delight, Skip to Exit o Loss, basate quasi interamente sulle sonorità sintetiche di Enrico, regalano sensazioni alienanti e drammatiche, una fuga, un distacco che invita al pensiero ed alla riflessione. Brushwork rappresenta invece il culmine, il punto di risalto di questo connubio elettronico-acustico, ottimo brano dal ritmo sincopato e robotico, quasi post-industriale, che si segnala come perfetto punto di incontro, complemento e completamento dei due artisti. Da segnalare anche la partecipazione come guest di Rena Jones talentuosa protagonista della scena elettronica e down-tempo americana e dell'utilizzo in Timepiece di alcuni samples tratti da The Outer Darkness di Robert Fripp. Enrico Coniglio questa volta è forse orientato maggiormente all'aspetto tecnico e sperimentale confermandosi sempre comunque molto abile nel realizzare atmosfere e suscitare sensazioni dal forte coinvolgimento emotivo, ambientazioni minimali ed astratte, suggestive ed evocative a cui Elisa Marzorati contribuisce in modo determinante regalando un tocco più classico, melodico ed acustico alla componente elettronica. 70/100
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Enrico Coniglio: Sampling, loops, programming Anno: 2008 |