Elliott Sharp si forma musicalmente nella sfera alternativa newyorchese dopo una palestra durata lustri, nel suo complesso cammino musicale ha avuto modo di incrociare musicisti sperimentali della portata di John Zorn, Fred Frith e God Is My Co-Pilot.
Il suo percorso musicale è stato talmente articolato che se dovesse capitare di incappare in qualcuna delle sue registrazioni risalenti al 1972 si avrebbe l'impressione di ascoltare un gruppo di noise rock attuale, questo per sottolineare l'assoluta incontrollabilità musicale di una figura di riferimento per l'avanguardia musicale tutta. Guitar Hero tra i giganti della scena musicale newyorchese e soprattutto internazionale, il polistrumentista dalle intuizioni geniali, Elliott Sharp torna alla ribalta con un nuovo progetto: The Velocity Of Hue, magnifico e stupefacente set di chitarra acustica. Spogliato del potente magma elettrico, Elliott Sharp si mette a nudo e si svela in maniera intima come giammai aveva fatto prima d'ora, rivelandosi beninteso un musicista dalla tecnica fuori dal comune e denotando altresì una formidabile sensibilità, pressochè insospettabile da parte di un musicista che ci aveva sinora soprattutto abituati e rapiti con dei progetti musicali arditi, rabbiosi e dalle composizioni nervose. Nella sua ricerca inesausta dei limiti del suo strumento musicale, della composizione e dell'improvvisazione tout court, Elliott Sharp presenta con The Velocity Of Hue una collezione di pezzi realizzati per chitarra acustica e chitarra acustica modulata con l'ausilio dell'elaboratore elettronico. Tale musica basata sul vocabolario delle partiture sonore, delle densità musicali e dei groove tanto cari a Sharp, flirta ugualmente con le tradizioni degli strumenti a corde propri della musica dell'Asia centrale, dell'India, dell'Africa del Nord, del genere country, del blues e della corrente degli Americani primitivi quali John Fahey e Robbie Basho. La musica di Sharp è elegiaca, lirica ed appassionata in tutti i quattordici pezzi, fa ricorso ad innumerevoli tecniche quali il tapping con le dita, il ricorso agli armonici; Sharp si produce nella estrapolazione di molteplici suoni/rumori dalla sua acustica e di sottili linee sinusoidali al fine di estendere al massimo grado le note. Pochi altri musicisti sono stati capaci di riuscire nell'intento di liberare il linguaggio e gli stilemi del blues con una spericolatezza tanto ardita. |
Elliott Sharp: Chitarra acustica, laptop Anno: 2003 |