Roma, 12 Luglio 2023 - Stadio Olimpico
E' stata una serata incandescente in tutti sensi quella appena trascorsa all'Olimpico per la prima data del minitour italiano dei Depeche Mode. Il gruppo britannico si è presentato al pubblico romano dopo aver già affrontanto 3/4 di questa seconda leg del tour "Memento Mori", iniziato questo inverno negli States e proseguito in tarda primavera in Europa. Il rischio di trovarli non al massimo c'era un po', ma già dalle prime battute questo timore si è dissipato all'istante.
Nonostante il caldo notevole, Gahan, Gore e sodali hanno tirato fuori una performance strepitosa in due ore tiratissime di concerto. Per certi versi, è stato più trascinante questo che lo show di Bologna del 2017. Onestamente, fino a qualche tempo fa le speranze di poter rivedere di nuovo in un tour i Depeche Mode, con addirittura un nuovo lavoro erano piuttosto ridotte. In parte, complice il fatto che già da diverso tempo si vociferava che "Spirit" potesse essere l'ultima prova in studio, vuoi per la pandemia che per il bisogno di Dave Gahan di cimentarsi in progetti solisti con meno pressione, in ultimo la triste scomparsa di Andrew Fletcher avvenuta nel 2022, una botta che difficilmente avrebbe fatto pensare che il gruppo potesse avere ancora la spinta necessaria per proseguire.
Inaspettatamente, il gruppo britannico è tornato con "Memento Mori", disco che per circa metà dei brani era già stato ideato ed abbozzato da Martin Gore e Dave Gahan al termine del 2021, ma proprio alcuni giorni prima che Fletcher arrivasse negli studi di Gore a Santa Barbara per collaborare, la tremenda notizia della sua morte improvvisa si abbatté sul gruppo. Da qui la necessità di riflettere se proseguire le registrazioni. La conseguente atmosfera introspettiva che investe questo lavoro, a partire dal titolo evocativo, visto come monito a vivere cercando di essere migliori possibili è in parte figlia di questi eventi. La scaletta proposta nei vari show di questa tornata europea è stata piuttosto consolidata, 4-5 brani del nuovo disco e diverse incursioni sia nelle incisioni più datate come "Violator" e "Song of Faith and Devotion" che nei dischi più recenti come "Playing The Angel", il tutto con qualche piccola variazione tra un serata e l'altra. Sono circa le 21.15 ed il gruppo entra incalzato a gran voce dal pubblico, un quarto d'ora accademico necessario probabilmente per attendere il completo crepuscolo. I Depeche Mode iniziano in maniera soft con "Memento Mori", dapprima con l'intro "My Cosmos is Mine", e a seguire "Wagging Tongue", che live rende davvero in maniera poderosa. Il contagiri sale vertiginosamente con la sempreverde "Walking in My Shoes" e la minacciosa "It's No Good", uno dei marchi di fabbrica della rinascita del gruppo alla fine dei '90.
Il palco non ha troppi fronzoli, diversi maxischermi con al centro la M di Memento Mori, la musica la fa da padrona corroborata da visuals che scorrono nei vari brani, come ad esempio alcune scene del videoclip di "Ghost Again", a firma Anton Corbijn, in cui Gahan e Gore incappucciati, giocano a scacchi con alle spalle il magnifico skyline di New York, moderno riferimento a Bergman del "Settimo Sigillo". Gahan non si risparmia per nulla, la voce sicuramente si è un po' abbassata di tono rispetto a qualche anno fa, complice l'età, ma l'interpretazione è sempre di spessore. Passano le primavere, ma rimane sempre un gran animale da palco che si dimena, balla costantemente e coinvolge il pubblico come pochi frontmen sanno fare. Peter Gordeno fa un gran lavoro alle tastiere e sintetizzatori, ed occasionalmente anche al basso come nella coinvolgente versione alternativa di "A Pain That I'm Used To" estratta da "Playing The Angel". Assieme a lui sostiene il ritmo l'infaticabile compagno Christian Eigner alle pelli che con il suo groove monolitico restituisce una marcia in più alla resa live dei brani.
I due da quasi trent'anni possono considerarsi a tutti gli effetti membri della famiglia DM. Martin Gore, tessitore delle strutture musicali si divide tra chitarra e tastiere, i suoi interventi strumentali sono sempre misurati e volti a rafforzare la trama sonora costruita in parallelo con Gordeno, non mancano però momenti dissonanti in cui osa di più con l'effettistica come nella strisciante "John the Revelator". Non mancano momenti più intimi, in cui Gore ha per sè tutta la scena, avvicinandosi al pubblico, intonando con la sua voce profonda e struggente "A Question of Lust" e "Soul With Me" brani calzati perfettamente sulla propria caratteristica interpretazione. Ovviamente, la band non poteva non tributare un momento al proprio compagno e amico Fletch, con l'immancabile "World In My Eyes", sui maxischermi una semplice istantanea bianco e nero di Andy da giovane, che muta progressivamente prima facendo apparire gli occhiali sul suo volto, successivamente chiudendo gli occhi e comprendone uno con la mano. La serata all'Olimpico scivola via davvero che è una meraviglia, si potrebbe andare avanti per ore, ma siamo quasi alle 23 e c'è tempo per l'encore con l'intimistico duetto acustico Gore/Gahan in "Waiting for the Night" che sembra per alcuni istanti fermare il tempo nel catino bollente dello stadio. Si chiude in bellezza con il trittico "Just Can't Get Enough" che fa scatenare letteralmente il pubblico del prato, "Never Let Me Down Again" con cui tutti i partecipanti scuotono le mani al cielo e per concludere il ruvido blues elettrico di "Personal Jesus".
I Depeche Mode dimostrano ampiamente di esserci ancora, di saper tirare fuori ancora un disco notevole, probabilmente di gran lunga migliore di "Spirit" e di mostrarsi come autentici leoni sul palco. Appuntamento alle prossime date di Milano (14) e Bologna (16). A seguire la tornata primaverile 2024 con il tour nei palazzetti a Torino e Milano.
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Dave Gahan: voce Martin Gore: chitarra, tastiere, voce Peter Gordeno: tastiere, basso Christian Eigner: batteria
Data: 12/07/2023 Luogo: Roma - Stadio Olimpico Genere: Rock/Elettronica
Setlist: My Cosmos Is Mine Wagging Tongue Walking in My Shoes It's No Good Sister of Night In Your Room Everything Counts Precious Speak to Me A Question of Lust Soul With Me Ghosts Again I Feel You A Pain That I'm Used To World in My Eyes Wrong Stripped John the Revelator Enjoy the Silence
Encore: Waiting for the Night Just Can't Get Enough Never Let Me Down Again Personal Jesus
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