Maxx Rivara è uno sperimentatore musicale che riesce sempre a stanare percorsi innovativi con alacre dedizione in progetti paralleli.
Infatti, grazie all’escursione triennale con i Gogomonkey ha potuto trovare la giusta quadra per affinare le sonorità di Meccanismi imperfetti, terzo album degli Emotu che aduna e intarsia soluzioni altamente godibili di elettro-indie-wave in lingua madre. Otto pezzi irreprensibili, che apportano freschezza alla lessicologia stilistica e puntando ad un linguaggio di vita concreta tra caos, incertezza e traffici introspettivi desiderosi di risposte sananti. Il botto d’apertura è “Ogni cent’anni”, singolo da urlo, così poderoso e vincente che anche i Planet Funk si sognano di scrivere: non so se mi spiego… tutto cuore e vigore.
“Una goccia” è versata con l’andazzo sospinto dal basso autoritario di Daniele Bagni e la chitarra pregevole di Gennaro Splenito. Invece, “Vento a Monastir" gode di ottimi synth(omi) con l’incipit che s’attacca saldamente tra i neuroni e quando le arie si fanno più racchiuse in “Eva su Marte” è perché la tematica della violenza sulle donne va trattata con adeguato tatto esecutivo. Con gli Emotu, impossibile rimanere “Senza luce” argomentativa, soprattutto se battono il tasto sulla destabilizzante realtà virtuale con una bella circonferenza ritmica della brava drummer Vittoria Pezzoni. Tra volteggi alla La Crus e mira puntata sui Depeche Mode, il percorso di Meccanismi imperfetti è una sintassi indie-wave elaborata ad arte con una morfologia di accordi ben organizzati e, nonostante “Actarus” suoni in penombra nel suo tribalismo sospensivo, è una digressione riuscita per ricordarci quanto sia importante provare a modificare cose ed accadimenti cominciando dal proprio microcosmo interiore. A seguire, passa un “Uragano”, in cui l’esecuzione frenetica ed impaziente è simbolo dell’attanagliamento tipico delle dipendenze e, nel momento in cui Maxx abbassa la modulazione vocale in “Vertici precipizi”, ci porta nelle sfumature di Renga con squisita raffinatezza, per una ballad da gran finale. Saranno pure: E.stremi M.ovimenti O.scillati T.ipicamente U.mani, ma questo terzo album concretizza, in pieno, il “work in progress” attuato da Rivara, portando gli alfieri Emotu a difendere il loro Re, arroccando il sound in fortezze inespugnabili.
YEAR: 2018 Label : Autoproduzione Genere : elettronica, indie, wave
TRACKLIST: 01- Ogni cent’anni 02- Una goccia 03- Vento a Monastir 04- Eva su Marte 05- Senza luce 06- Actarus 07- L’uragano 08- Vertici precipizi
FORMAZIONE Massimo “Maxx” Rivara: voce, cori, piano, Synth, daw Gennaro Splenito: chitarra elettrica, acustica, synth, vocoder Daniele “Barny” Bagni: basso elettrico, efx, Chapman Stick & more Vittoria Pezzoni: batteria acustica ed elettronica, percussioni, daw
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