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Zaal
La Lama Sottile

Può la musica essere una “lama sottile”? Sì, se la lama sottile è il fantastico strumento menzionato dallo scrittore inglese Philip Pullman nel suo romanzo omonimo del 1997, un marchingegno in grado di aprire porte su mondi paralleli e differenti.

Agostino Macor (Finisterre, La Maschera di Cera), tastierista colto e sensibile, non poteva trovare titolo migliore per il suo debutto sotto l’egida Zaal: La lama sottile è crocevia e snodo per un percorso che attraversa jazz-rock, progressive, musica elettronica e minimalismo, in una commistione di stili e stilemi coerente quanto suggestiva.

In un viaggio lungo cinquanta minuti, le tastiere analogiche (minimoog, mellotron, wurlitzer, fender rhodes) e il pianoforte acustico di Macor si confrontano e si fondono con gli archi di Sergio Caputo e Maurizio Bavastro, con i marreltronics del chitarrista Stefano Marelli (Finisterre), con il sax di Paolo Pezzi.
Il risultato è senz’altro inedito: se a tratti sembra quasi di essere in presenza di una versione “acustica” della Mahavishnu Orchestra, con il violino di Caputo a richiamare il Mauro Pagani del 1978, altre volte, quando il sax fa capolino tra le note, si respira un forte sentore Arti e Mestieri.
Imperdibile la lunga (quasi dieci minuti) e avvolgente Il destino di Haghia Sofia, così come tutta la parte finale dell’album, che dalle atmosfere sospese e dai campionamenti de Il cannocchiale (richiamo a un altro romanzo di Pullman, Il cannocchiale d’ambra), ci conduce tra panneggi di fender rhodes e un filo di e-bow alla conclusiva Sul mutamento, vero e proprio “riassunto delle puntate precedenti”.

La lama sottile è un lavoro intrigante e originale, che merita attenzione. Complimenti ad Agostino Macor e alla Mellow Records per averne curato la pubblicazione.

Paolo Carnelli
www.wonderoustories.it



Agostino Macor: Piano, synth, harpsichord, mellotron
Maurizio Bavastro: Basso
Sergio Caputo: Violino
Federico Foglia: Batteria

Guests
Fabio Zuffanti: Basso
Stefano Marelli: Chitarra
Fabio Bavastro: Batteria
Paolo Pezzi: Sax

Anno: 2004
Label: Mellow Records
Genere: Progressive Rock

Tracklist:
01. Intro
02. Zelig
03. La Bussola
04. Il Destino di Naghia Sofia
05. La Lama
06. Progress
07. Naan
08. Il Cannocchiale
09. Cinquequarti
10. Limbo
11. Sul Mutamento

Sul web:
Zaal @MySpace

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