Devo per altro segnalare come la presenza di svariati brani di consistente durata non vada affatto a penalizzare quella che è una caratteristica predominante del disco, la scorrevolezza. Ne è emblema il fatto che dopo la strumentale e ispirata “Spellbound” proponga “From A Distance”, brano di grande intensità caratterizzato da una linea vocale di grande fascino. “Open Your Eyes” è invece il brano che, dopo un bravissimo intro, apre il disco mettendo subito le cose in chiaro. Questi offre un saggio della proposta della band, fatta di tecnica e melodie in grado di creare atmosfere e coinvolgendo il cuore piuttosto che i neuroni.
“Save My Soul” e “End In Sight” non fanno che confermare, ciascuna a modo suo, quanto ho già scritto.
La band dimostra tra le altre cose di piacersi e ha pensato bene di non farsi mancare proprio nulla, nemmeno un masterpiece. Il brano in questione è “The Key To Creativity”, lenta e immediata. Bella come dev’essere una canzone destinata ad essere cantata da tutti. Una dimostrazione di classe smisurata al servizio di una semplicità apparente che non fa che far guadagnare punti ad un disco che sarebbe già stato meritevole di lodi anche senza questo grande brano. La chiusura del disco è affidata ad una monumentale “Break The Spell”, che senza fare ricorso a iperproduzioni né pacchianerie da da subito l’impressione di voler essere un brano importante. Possiede il merito di far proiettare la curiosità dello spettatore verso i capitoli che seguiranno questo disco: fresco e originale. Procuratevelo prima che lo ristampino, presto non mancherete di consigliarlo a vostra volta.
85/100
Volker Walsemann: Voce, chitarra, tastiera
Marco Ahrens: Chitarra
Jorg Springub: Tastiere
Heiko Spaarman: Basso
Andreas Tegeler: Batteria
Anno: 2007
Label: Inside Out/Audioglobe
Genere: Progressive Metal
Tracklist:
01. Intro
02. Open your eyes
03. Save my soul
04. End in sight
05. The key to creativity
06. In the wait loop
07. The torture
08. Spellbound
09. From a distance
10. Break the spell