Home Recensioni Album Poverty's No Crime - Save My Soul

Poverty's No Crime
Save My Soul

Una grande band. Questo disco merita di essere ascoltato dall’inizio alla fine. Contemplativo e orecchiabile al tempo stesso, tecnico ma mai troppo virtuoso, ricco di spunti stilistici di ogni sorta ma senza mai abusare di strumenti che sono utilizzabili più in studio piuttosto che in sede live. Insomma tutta farina del proprio sacco. Save My Soul è un disco di grande impatto che non tarderà ad affermarsi. Vi porterà altrove senza che dobbiate compiere alcuno sforzo mentale, entrando e uscendo dalla vostra testa e sancendo attraverso la luce stessa di cui godono le sue note una importante conferma all’interno del panorama metal mondiale.
Devo per altro segnalare come la presenza di svariati brani di consistente durata non vada affatto a penalizzare quella che è una caratteristica predominante del disco, la scorrevolezza. Ne è emblema il fatto che dopo la strumentale e ispirata “Spellbound” proponga “From A Distance”, brano di grande intensità caratterizzato da una linea vocale di grande fascino. “Open Your Eyes” è invece il brano che, dopo un bravissimo intro, apre il disco mettendo subito le cose in chiaro. Questi offre un saggio della proposta della band, fatta di tecnica e melodie in grado di creare atmosfere e coinvolgendo il cuore piuttosto che i neuroni.
Save My Soul” e “End In Sight” non fanno che confermare, ciascuna a modo suo, quanto ho già scritto.
La band dimostra tra le altre cose di piacersi e ha pensato bene di non farsi mancare proprio nulla, nemmeno un masterpiece. Il brano in questione è “The Key To Creativity”, lenta e immediata. Bella come dev’essere una canzone destinata ad essere cantata da tutti. Una dimostrazione di classe smisurata al servizio di una semplicità apparente che non fa che far guadagnare punti ad un disco che sarebbe già stato meritevole di lodi anche senza questo grande brano. La chiusura del disco è affidata ad una monumentale “Break The Spell”, che senza fare ricorso a iperproduzioni né pacchianerie da da subito l’impressione di voler essere un brano importante. Possiede il merito di far proiettare la curiosità dello spettatore verso i capitoli che seguiranno questo disco: fresco e originale. Procuratevelo prima che lo ristampino, presto non mancherete di consigliarlo a vostra volta.

85/100


Volker Walsemann: Voce, chitarra, tastiera
Marco Ahrens: Chitarra
Jorg Springub: Tastiere
Heiko Spaarman: Basso
Andreas Tegeler: Batteria

Anno: 2007
Label: Inside Out/Audioglobe
Genere: Progressive Metal

Tracklist:
01. Intro
02. Open your eyes
03. Save my soul
04. End in sight
05. The key to creativity
06. In the wait loop
07. The torture
08. Spellbound
09. From a distance
10. Break the spell

Banner

Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei “social plugin”. Se vuoi saperne di più sull’utilizzo dei cookie nel sito e leggere come disabilitarne l’uso, leggi la nostra informativa estesa sull’uso dei cookie .

Accetto i cookie da questo sito.