Tre brani appena compongono questa sua prima fatica discografica: l’introduttiva suite nonché title track di oltre 21 minuti e 2 brani più brevi (non corti!!) di cui l’ultimo strumentale.
La suite è senza dubbio il momento più alto del lavoro intero: un coacervo di sensazioni, emozioni, sinfonisti e rimandi ai “suoi” anni ’70 (Banco, ma anche Goblin, Metamorfosi e Genesis ...), guidati da un grande gusto musicale e melodico che rende gli oltre 20 minuti mai pesanti o peggio, banali.
Purtroppo, ed è questo il vero limite di “Prodigiosa macchina” (sia il brano che l’album tutto), l’autarchia di Mario Cottarelli lo ha portato ad occuparsi anche del cantato con risultati non proprio soddisfacenti.
Se i testi peccano dell’ingenuità tipica di certo pop italiano, ecco che un cantato più espressivo, più”professionale”, chessò di un Davide Spitaleri, avrebbe certamente giovato a brani che presentano dei momenti di alto livello. Peccato davvero ...
Disagio che riscontriamo anche negli 11 minuti de “Il pensiero dominante”. Buone trovate strumentali (soprattutto tastiere), ritmica essenziale (e relativamente semplice) ma con l’ingresso della parte cantata non possiamo che notare uno scadimento qualitativo notevole.
Interamente strumentale è invece la conclusiva “I cori della via lattea”. Anche qui tastiere a dominare la composizione che può ricordare i primi due album dei Nuova Era di Walter Pini.
Si chiude qui, con un finale “cattedralico” l’album di Mario Cottarelli: sicuramente discreto e a tratti anche buono l’aspetto prettamente musicale (nei limiti dell’assenza, a mio avviso fondamentale, di un gruppo alle spalle) ma non possiamo, per onestà intellettuale, dimenticare un cantato poco convincente che sicuramente va a incidere sul giudizio finale.
65/100
Mario Cottarelli: Voce, tutti gli strumenti, musiche e testi
Anno: 2008
Label: Crotalo Edizioni Musicali
Genere: Progressive Rock
Tracklist:
01. Prodigiosa macchina
02. Il pensiero dominante
03. I cori della Via Lattea