Se si pensa che questo disco è uscito a sei mesi di distanza dalla nascita dei Rummer And Grapes non si può fare a meno di complimentarsi coi quattro giovani ternani.
I 9 brani che compongono Every Damned Friday si attestano su un livello piuttosto buono. Questo non significa che il disco sia privo di difetti, anzi, ma che le capacità dell’ottima Simona Cioccoloni e compagni emergono nitidamente in questa opera prima: Il Rock qui proposto si avvicina a quello di matrice Dark-Wave di Interpol e Franz Ferdinand, rivisitato però in chiave “italiana” e quindi addolcito, diluito, armonizzato. La scrittura dei brani è pulita, efficace e solida, seppur ancora troppo poco personale; le fonti di ispirazione sono infatti troppo evidenti. Ciò non di meno, “Room On Fire” è un pezzo spettacolare che con una produzione migliore non avrebbe sfigurato tra brani di Franz Ferdinand e Interpol. Tiro poderoso e contraccolpi melodici perfetti in un meccanismo Rock di grande efficacia. Anche “Back To My Control” impressiona notevolmente, con le sue sinuose parabole vocali che si stagliano su un impasto di chitarre ricco e sfaccettato. Nella versione acustica assume tratti onirici ed evanescenti, convincendo ancora di più. “Not Far Away” mescola ritmi insistiti alla Interpol con un piglio melodico raffinato e ben dosato, travolto da ondate di distorsioni. Anche la ballata “My Princess Anna” mostra le qualità compositive della band, oltre che la voce cristallina di Simona Cioccoloni “Inauspicious Love” e “Short Drink” ribadiscono la formula Rock-Wave senza sfigurare né aggiungere elementi ulteriori. La seconda presenta un finale davvero splendido, un tripudio di bordate elettriche. È però un peccato che in apertura siano state messe “Why”, triste tributo ai Placebo, e “Stay”, ingenuo rocketto estivo. Rendono un po’ antipatico il disco e di certo non ne favoriscono la fruizione. L’opera resta comunque di buon livello: i Rummer And Grapes hanno le capacità per sviluppare un loro suono peculiare ed affrancarsi da qualsivoglia modello stilistico. La band potrebbe anche aver fortuna dal punto di vista commerciale, se pensiamo ad episodi melodici come “My Princess Anna”. Il futuro è dalla loro parte! 68/100
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Simona Cioccoloni: Voce Anno: 2010 |