Progetto del chitarrista americano Aaron Bell che ha trovato come compagni di viaggio Doug Beary e Dave Lindeman, i Degrees Absolute sono attivi dal 1999 anche se solo in questo 2006 sono riusciti a pubblicare questo album omonimo.
Il combo statunitense propone un Progressive Metal chiaramente devoto ai lavori degli ultimi Fates Warning, ed alla scuola americana in generale, anche se non mancano notevoli e numerose escursioni nel più svariato campionario musicale, dai riff di chiara matrice heavy a momenti melodici, da sonorità pseudo-ambient a ritmi sincopati in chiave jazz, da intermezzi industrial al chiaro sottofondo Progressive che pervade tutto il disco, un suono quindi variegato e complesso ma a conti fatti di non difficile interpretazione e sopratutto mai ostico all'ascolto, anzi sempre pulito e fluido. Il primo brano, "Exist" ci presenta subito i Degree Absolute in chiave Heavy, con riff tirati fin dalle prime note, senza però mai allontanarsi troppo dalla melodia che fa capolino spesso durante il brano, sia nelle parti vocali che in alcuni veri e propri stacchi acustici, veramente un gran bel pezzo. Con "Laughing Alone" il tema pur mantenendosi decisamente su ritmi tirati, si addolcisce un poco, grazie sopratutto alla linee vocali di Aaron, notevole l'assolo di chitarra nella parte centrale, nulla di tecnicamente eccezionale ma molto ben disegnato. Episodio non entusiasmante il terzo brano "Questions" a mio avviso il punto più basso dell'intero lavoro dei Degree Absolute in questo disco. Si torna su territori più consoni ed adeguati con la seguente "Confession" che aggiunge ai riff sempre ben tirati inserimenti delle tastiere a dare un tocco più sinfonico e neo-prog al pezzo, sa molto di Dream Theater poi l'accellerazione ed il riffing della chitarra a metà canzone. Brano di atmosfera lo strumentale "Distance" in cui i ritmi si placano per lasciare spazio a sonorità molto più soft, molto più sognati, quasi ambient; mentre si tinge di ritmi inquieti e sinistri la seguente "HalfManHalfBiscuit", decisamente più tetra e claustrofobica e anch'essa completamente strumentale. Si prosegue con un altro brano strumentale ed il nostro viaggio tocca adesso i territori del jazz con "Pi" capace di inserire in maniera molto accattivante intarsi jazzati a sonorità più elettriche e metalliche. Gli ultimi due brani ci regalano altri due momenti di sicuro interesse, si comincia con "Ask Nothing of Me" inizialmente molto melodica per poi crescere di intensità. L'ultimo brano è il più lungo di tutto il CD, con i sui 11 minuti, "Ergo Sum" che mette in evidenza due facce, quella acustica e quella elettrica, dei Degree Absolute anche in questo caso si parte in maniera lenta, con una serie di ispirati arpeggi di chitarra, molto bello a seguire l'ingresso delle parti elettriche con la chitarra a costruire una linea melodica veramente avvincente ed appassionante, in questo degnamente spalleggiata dalle tastiere, che riempono gli spazi con un suono molto orchestrale, il pezzo poi prende una chiave decisamente più Prog con la parte cantata, dove però resta sempre in agguato la precedente melodia di chitarra: entusiasmante. Certo non è un capolavoro, certo non è un disco epocale ma di sicuro è un buon lavoro questo per i Degree Absolute, meritevoli quindi della giusta attenzione e considerazione, un disco in grado di soddisfare palati avvezzi ai più disparati gusti musicali. 75/100
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Aaron Bell: Chitarre, voce Anno: 2006 |