Udus vuol dire ombra in lingua latina, l'oscurità forse da cui giunge la musica di Manlio Maresca e Antonio Zitarelli, già membri della band NEO, e di Luca Tommaso Mai degli Zu.
La loro è in effetti una musica senza contatti con le divinità radiose, prodotta senza mai curarsi delle aperture solari, ma che si alimenta della bieca ispirazione proveniente direttamente dagli inferi e delle grevi armonie sotterranee. In realtà il progetto Udus non può essere liquidato come un semplice matrimonio tra le avanguardie degli Zu e dei NEO ma piuttosto come la consapevolezza da parte di tre musicisti di granito che il 'Number of the Beast (666)' è il risvolto a tratti sacro dal quale deve originare ciascuno spunto di questo luciferino DooMooD prodotto dalla piccola (ma illuminata) fromSCRATCH. Ancora una volta l'ispirazione (ne dubitavate?) è data dal free jazz e dall'improvvisazione, ma paradossalmente questa soluzione si evolve a tratti in lucida razionalità musicale e sonora prevalentemente nella circolarità ipnotica del sax di Luca Mai, che si dirige a velocità fulminea alla volta dell'oscurità di Ade per Cancristianesimo o per il reiterato ossessivo riff della chitarra di Demogorgon ove quasi alla metà del brano, i tre artisti mutano registro e stile per avventurarsi in una folle e spericolata scorribanda sonora. Ancora adrenalina per Murder Goodness, dove il baritono di Luca Mai si lascia menare nel cuore di un turbine di latrati strutturati mentre suggestioni drogate fanno capolino in Breach Of The Peace. Infine a forgiare una sorprendente Malebolge soccorrono una sei corde singolarmente maestosa (ma metallica) di Manlio Maresca e le abili perifrasi del sax di Luca Mai. A quando il prossimo saporito capitolo? 80/100
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Luca Mai: Sax baritono Anno: 2007 Sul web: |