Osnago, 9 Settembre 2011 - Festa Democratica
Servizio Fotografico I Rock ‘n’ Roll Kamikazes mi hanno entusiasmato nella loro prima prova in studio lo scorso Giugno: Tora! Tora! Tora! (Tora!) è un disco particolarmente riuscito perché abbina la capacità di divertire ed intrattenere allegramente ad una proposta musicale qualitativamente impeccabile. Andy Macfarlane e soci hanno riesumato il Rock ‘n’ Roll in una nuova incarnazione, fedele ai timbri originali ma aggiornata ai canoni della musica attuale, snellissima nelle strutture e mai gratuita, mai semplicemente tributo di un reperto archeologico, sempre viva e credibile. I quattro eccellenti musicisti si sono ben calati nella parte e suonano con grande convinzione e perizia su disco: mi mancava però una controprova in sede live. Non che avessi particolari dubbi, ma ero molto curioso di verificare l’impatto di questa musica su un pubblico misto, non interessato a questioni musico-filologiche, semplicemente alla ricerca del divertimento. Posso dire che il concerto è stato un grande successo. Ho visto la gente che si divertiva, ballava in stile retrò, partecipava tenendo il ritmo con il battito delle mani, indifferente al salto cronologico a ritroso che le era stato imposto. La musica dei Kamikazes ha una presa fortissima sul pubblico del 2011, nonostante si rifaccia allo stile degli anni ’50, perché fa perno su qualità universalmente apprezzate nel mondo del rock: ritmi frenetici e ballabili, melodie accattivanti, tecnica buona ma soprattutto funzionale ed apprezzabile dal pubblico non esperto, personalità esuberante e sempre pronta allo scherzo, grinta da vendere e potrei continuare ancora. Non è tanto importante lo strumento che si suona, è invece fondamentale l’approccio che si ha verso la musica. Ormai è chiaro: questa band è una bomba! Viene eseguito per intero il disco d’esordio, con l’aggiunta di qualche cover perfettamente in linea con lo stile di questo. Tutti i pezzi sono stati suonati in modo pressoché perfetto: ritmi martellanti, contrabbasso sugli scudi, sax a go-go e chitarra robusta costruiscono una struttura solidissima e ben collaudata, sempre in grado di dare spettacolo con assoli, duetti o galoppate a pieno regime. Le parti vocali sono eseguite con cura e trasporto da uno spettacolare Andy Macfarlane, vivacissimo e simpatico frontman. Tra i momenti migliori, l’ottima “Thinking Man’s Woman” che tra dense note di contrabbasso e l’armonica a singhiozzo sfocia in un trambusto di caos punk. Sul versante opposto, “Fridgelight Becomes You” propone un’ atmosfera fumosa, molto suggestiva, su cui si staglia il canto perfetto di Andy; uno dei pezzi più delicati e suadenti in assoluto, ci mostra come la band sappia affascinare anche con ritmi blandi e melodie tenui e non solo con succulente bagarre di sudato rock ‘n’ roll. Va comunque detto che queste costituiscono la maggioranza degli episodi, senza risultare però ripetitive o pesanti, grazie alle ottime trovate melodiche e la freschezza e varietà degli arrangiamenti. Insomma, impossibile trovare difetti ad una serata così genuinamente Rock. Questa è l’essenza profonda o se vogliamo la facciata più superficiale ma più vera e storica di questa musica. Il Rock nasce come puro intrattenimento e non è sbagliato che ci siano ancora oggi, a più di cinquant’anni dalla sua nascita, band che ce lo ricordano. Così come vanno apprezzate le evoluzioni e le diramazioni di questo genere musicale, allo stesso modo non bisogna dimenticarne le radici.
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Andy Macfarlane: Voce e chitarra Data: 09/09/2011 Setlist:
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