Si passa poi a “Homeless Omelette”, titolo molto buffo ma azzeccato per via del giochino di parole: spicca nel brano l’instancabile working guitar colorato dal contrabbasso. In “Party by the Pool” la voce rock’n’roll con tanto di cori apre le danze nella festa sul bordo piscina, mentre con “Wild Pony” il ritmo ricrea quelle atmosfere delle passeggiate sui cavalli nel wild west. “Mafia e Sti Cazzi” parla già da sé: le sonorità da film pulp si fanno strada con riff accattivanti, percussioni e un contrabbasso indomabile. Gli stili si amalgamano sapientemente in “Letter of Love”, ma si riprende nuovamente quota da una parte con il surfabilly di “The Chase” e dall’altra con il rock nella precendente “Ooopsamba” e nell’ultima traccia intitolata “Shall we Dance” che sfoggia inoltre un bell’assolo. I Tunatones hanno saputo mostrare la loro bravura e la loro passione con un album modesto, ma dall’effetto spumeggiante. Prossimamente porteranno la loro musica nelle isole Canarie: si invita a fare una vancanza là e ad assaporare dal vivo queste song, che sicuramente renderanno meglio. 70/100
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Alessandro Arcuri: Voce e contrabbasso Anno: 2012 |