L’indie e il punk si fondono per dar vita a “Don Juan aux enfers” (titolo di una poesia di Baudelaire): il brano è una sorta di ballata cantata da una voce calda ed espressiva. L’atmosfera si fa più tranquilla con “Much better” proprio per sottolineare la quiete che si manifesta dopo una tempestosa relazione amorosa. Il ritmo ritorna energico grazie ai riff carichi di “Happy instead”, ma anche della successiva “The time we’re wasting” in cui i Daisy Chains decantano una vita più indolente senza ansie e parole inutili. “She’s going”,invece, riprende il tema dell’amore tormentato e non ricambiato utilizzando un ritmo composito e la voce del batterista. Per finire si ha “Visions of madness”, un brano con sfumature new wave, dominato dal dialogo fra le chitarre che si intrecciano ed esprimono quella libertà riconquistata dopo la fine di una relazione.
A story has no beginning or end non è assolutamente da sottovalutare. Come hanno detto i Daisy Chains è stato frutto di un lavoro corale ed ispirato e credo che sia una delle qualità principali che debba avere un buon album, come questo appunto.
79/100
Carlo M. Pinchetti: Voce e chitarra
Andrea Melesi: Batteria e cori
Davide Tasso Tassetti: Chitarra
Giovanni Corvo Melesi: Basso
Anno: 2011
Label: Rocket Man Records
Genere: Indie Rock
Tracklist:
01. Arrogance
02. The end of the affair
03. One for me
04. So fast
05. Don Juan aux enfers
06. Much better
07. Happy instead
08. The time that we’re wasting
09. She’s going
10. Visions of madness
Sul web:
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