Come ogni viaggio in mare che si rispetti non deve non esserci una tempesta, con fulmini e i tuoni di “Thunders!!”. Si arriva poi a un’apparente quiete dopo la tempesta in “False quiet”, dominata da un’atmosfera più cupa e suoni gravi con, in sottofondo, il rumore delle onde del mare.
In seguito “Pirates” fa entrare in scena cannonate e distorsioni che annunciano l’attacco dei pirati che catturano Captain Crown, come si può notare dalla successiva “Captured”, caratterizzata da melodie più variegate dall’impronta puramente metal. La durezza del sound non manca nel brano “Tortured!!”, dove si sentono grida e versi di dolore, oltre a riff molto veloci che traducono la tragica condizione in cui si trova il povero protagonista della vicenda. Per fortuna il lieto fine è alle porte a partire da “Escape (techturn to homeland part.1)”: la parte iniziale rappresenta la componente elettronica dello stile di John Crown, continuando poi con la chitarra. Quest’ultima con i suoi riff energici e, specialmente in questo pezzo, ricchi di pathos, apre “...alive at home (techturn to homeland part.2)” che narra il fatidico ritorno a casa. La tanto amata casa viene celebrata nell’ultima canzone intitolata “My homeland (techturn to homeland part.3)”, dove emergono voci dal riconoscibile accento sardo e dove ancora una volta il working guitar sapientemente lavorato fa da padrone.
Bisogna dire che John Crown è uscito vincitore sia dal suo travagliato viaggio narrato nel concept, sia dalla realizzazione del concept stesso, in quanto è riuscito a portare in questo lavoro nuove sonorità e a trasmettere, quindi, nuove sensazioni.
78/100
John Crown: Tutti gli strumenti
Anno: 2012
Label: Autoprodotto
Genere: Rock/Metal
Tracklist:
01. Last drink (burp song)
02. A tragic travel
03. Thunders!!
04. False quiet
05. Pirates
06. Captured!!
07. Tortured!!
08. Escape (techturn to homeland part.1)
09. …Alive at home (techturn to homeland part.2)
10. My homeland (techturn to homeland part.3)