A parte il gioco di parole che compone il nome, i ThisOrder sono una rispettabilissima band di buon Rock; quello sincero, viscerale, che sprizza energia da tutti i pori.
Ora, i quattro Ischitani non sono propriamente dei fenomeni, però ci sanno fare con le chitarre e sfornano un disco piuttosto gradevole ed equilibrato. Albanelli non trova riff sbalorditivi ma lavora con costanza, creando strutture musicali efficaci e mai noiose. La voce di Rontino è adatta al genere, vagamente imparentato col Grunge più melodico, e nonostante qualche mezzo passo falso si fa ascoltare con piacere. Gli unici episodi veramente deludenti sono “Fingers”, melodicamente debole, e “Unus”, strizzata d’occhio ruffiana al Pop Rock più becero. Il resto è Rock potente e dinamico, ancora da sgrezzare e affinare ma già piuttosto convincente. Ritmi e sferzate di chitarra non mancano di certo ("I’m sorry”). Episodio di grandissimo spessore è “Rasha”, un ispido muro di chitarre sul quale aleggiano i fumi fantasmatici di Emanuele Rontino, pronti ad esplodere in un ritornello epico e perfetto. Anche il trittico “3Dawns” – “Tomorrow Will Be Gone” – “Fist” non scherza: scariche di energia pura, chitarre graffianti e ritmi accattivanti si fondono in un tripudio di distorsioni e si alternano con sapienza a delicati stacchi introflessivi. Positiva anche la ballata “The Bitter Hail”, intrecci melodici oscuri su un panorama sonoro di spettrale bellezza. Inner Islands è un lavoro che fa ben sperare per il futuro della band. Sicuramente una delle proposte più significative e soddisfacenti di questo 2010 italiano in ambito Rock. 66/100
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Emanuele Rontino: Voce Anno: 2010 |