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Giunto alla seconda edizione dopo quella dello scorso Novembre, al Siddharta di Prato si è ripetuto il My Indie Space. La location non è l’unica cosa in comune rispetto al capitolo primo: innanzitutto alla base c’è sempre lo stesso staff: l’evento infatti è stato organizzato dai ragazzi del Cubirubici, prima Staff PartyAmo, con la solita cura ed entusiasmo, capitanati da Samuele, vera colonna portante del gruppo e per l’occasione, dj della serata (ovviamente con musica tutta made in ‘80s).
Ma tra le continuità c’è anche una differenza: da 5 i gruppi partecipanti si sono ridotti a 3. Decisione azzeccata a parere del sottoscritto dopo l’eccessiva lunghezza della prima edizione, con i gruppi qui impegnati massimo 30 minuti a testa e portando cosi la conclusione del tutto prima delle 2 di notte.
All’arrivo dei pratesi Save The Polar Bears sul palco non c’è moltissima gente, ma i ragazzi tutt’altro che scoraggiati partono subito con suoni graffianti e chitarre spianate. Marco, il singer della band non sarà di grande presenza scenica (meglio Luca nel contesto) ma è dotato di ottima voce ed il sound degli orsi polari si sviscera cosi in un pop\rock molto tastierato e vicino ad alcune cose dei The Killers. L’esibizione è asciutta e diretta, con la conclusiva “No Television”, loro cavallo di battaglia e primo singolo del loro E.P. omonimo, che comincia a far scaldare gli animi dei presenti.
Save the Polar Bears
Quando è il momento dei milanesi Mercury Drops, l’accoglienza è migliore, con un pubblico anche più caldo e partecipe. I quattro, con una maturità ed un’esperienza sicuramente superiore a chi li ha preceduti, si concentrano più su di un indie rock d’atmosfera e ricco di sfumature che spaziano molto a livello di influenze.
Dai Cure agli Oasis (ma con il fantasma Interpol che aleggia nei solchi) tutto rientra nel calderone dell’ensemble lombardo, con la flebile ma ottima voce di Jaegh O.Z. che funge da collante al tappeto sonoro quasi al limite del dream pop.
Da “Lemons Are Kisses” a “My Mother Told Me” passando alla suggestiva e romantica “Love Is The End” tutto pare oliato nei migliori dei modi. Non solo un suono che va oltre la semplice etichetta di indie rock, ma anche un qualcosa di sicuro interesse anche per il futuro. Consigliato anche un giro sul loro curatissimo ed aggiornatissimo myspace.
Mercury Drops
E’ mezzanotte inoltrata quando arriva il tocco di internazionalità alla serata: The Situationists.
La prima cosa che colpisce quando questi ragazzi salgono sul palco del Siddharta sono le facce pulite e gioiose del quartetto di Sheffield; infatti sommando gli anni di Dan, Sam, Ralph e Nick non si arriva ai 100.
Forti della recente pubblicazione del loro primo mini album, la band incendierà il palco con una riuscita commistione di rock\pop dai refrain catchy e contagiosi, come ad esempio i cori straripanti di “The City Hold Us All”.
Molto simpatici anche i siparietti tra un pezzo e l’altro nel tentativo di imbastire ringraziamenti in italiano e rinominando “tamburino” un tamburello. Grande energia, dinamismo e solarità nella prestazione della band inglese, probabilmente la più riuscita della serata in quando a coinvolgimento.
The Situationists
Chiosando quindi, si può dire tranquillamente che questa seconda edizione del My Indie Space è perfettamente riuscita dal punto di vista organizzativo e artistico, con tre band di buon talento ma non fotocopia. L’unico dato negativo, che va riportato per dovere di cronaca e sincerità nei confronti del lettore sta nell’affluenza di pubblico: a differenza dell’evento dello scorso inverno questo atto secondo ha visto una presenza minore ed un pubblico forse un po’ meno coinvolto, che si è lasciato andare solo durante l’arrivo sul palco dei The Situationists.
Resta però intatto il talento dei ragazzi della crew Cubirubici, che già promettono una terza edizione. Noi di artistsandbands saremo ancora li a presenziare.
Save The Polar Bears
Mercury Drops
Situationists
Data: 04/04/2008
Luogo: Prato - Siddharta
Genere: Indie Rock
Setlist:
Save The Polar Bears
01. Stereotape
02. A Young man in the train
03. Visa
04. Windows
05. NoTelevision
Mercury Drops
01. Jòl
02. Mechanical Man
03. A Girl
04. Breathe
05. Boys
06. Love Is The End
07. Eisbear (Grauzone)
08. Lemons Are Kisses
Situationists
01. Lights Go Out
02. We are Weightless
03. Digital Love (Daft Punk)
04. Lost My Narrative
05. Pixels
06. This Is A Show
07. Cold Front
08. This City Holds Us All