Claudio Cataldi è un giovane musicista palermitano (classe 1985), el mondo della musica già da ben 10 anni quando debutta con la band locale Resthouse.
In questi anni oltre che ad aver militato in diverse altre formazioni, ha parallelamente sviluppato una propria carriera solista e nel 2008 ha esordito con l'EP Ghost Town, alla quale fa seguito questo Sleepy River, in uscita nel corso del 2011. Di difficile catalogazione, questo lavoro si snoda su 7 tracce per un totale di 23 minuti circa di musica, dove il cantautore siciliano, prevalentemente con chitarra e voce attinge ad una sorta di pop/rock molto rilassato e dall'approccio quasi lo-fi. Dopo un'introduzione affidata a "Song for K. arrivano la levigata "Windmill", dove ad una raffinata melodia pop s'accosta una chitarra quasi blues, permettendosi anche un breve assolo a metà; "Saint Salomon (Mondiè]" dimostra tutto lo spirito sperimentativo di Claudio, tra fraseggi e percussioni dal respiro esotico, dove è ancora il suo tono dismesso a catalizzare l'attenzione dell'ascoltatore mentre "Safety Pin" recupera atmosfere quasi turinbreaksiani. Su lidi più dream pop si sviluppa la scarna "Inside my Car" ma la title track, completamente strumentale ci riporta su lidi più spettrali e angosciosi, dove la melodia è affidata alla sola chitarra acustica. Chiude il lavoro la lunga "Home" (quasi 7 minuti di durata) che pur essendo cantata, non si discosta di molto dalla precedente traccia. In sostanza, Sleepy River è il parto di un musicista maturo che ha ben focalizzato le proprie idee incanalandole in canzoni spesso sofferte e cupe, dove però manca un pò di verietà musicale in parte sopperita da un buon impatto vocale e da un più che discreto songwriting. 65/100
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Claudio Cataldi: Voce, chitarra e effetti Anno: 2011 |