La cosa che sembra convincere di più dell'album, a parte la buonissima qualità delle singole canzoni, è che The Garden of A Sleepless Man non cede mai il fianco alla ripetitivià e alla noia, elementi abbastanza classici nelle band che si avventurano spesso in sound articolati e dalle geometrie multiforme come quello presente nelle dieci tracce della raccolta. Se a questo sommiamo anche il fatto che liricamente i Freyja si sono avventurati in una narrazione scorrevole e mai scontata e ance il book fa visivamente immergere nelle atmosfere "spaziali" e ultraterenne, si può dire che il lavoro è completo non solo dal punto di vista prettamente musicale.
Insomma, una promozione a pieni voti, alla quale diamo un punteggio che poteva essere anche più alto se non fosse stato un debut album (amiamo tenere le band che recensiamo "coi piedi per terra", per quanto la nostra sia soltato una "recensione tra le tante"), ma che se siete accaniti fan di formazioni come King Crimson, Sparta o The Mars Volta, potete aggiungere benissimo dieci punti centesimali. Un gruppo che va tenuto sotto osseravazione, perchè pur non essendo originali nel senso più letterale del temine, l'ascolto di questo full lenght ci offre una visione "diversa" e più stratificata del panorama rock alternativo nostrano. Ed in questo periodo è già una bella vittoria.
83/100
Dopa: Chitarra e fx
Enza "Feffa" D'Ambrosio: Voce e chitarra
Stefano Croce: Chitarra
Michelangelo Del Giudice: Basso
Luigi Di Tommaso: Batterua
Anno: 2012
Label: UK Division Records
Genere: Alternative/Prog Rock
Tracklist:
01. Mr.Black
02. Gold from Hell
03. Queen of Absinthum
04. Leran to die
05. Don’t mind
06. Broken clock work
07. The right way
08. The prison
09. X
10. Sleepless Nights