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Sylvan
Sceneries

Dopo due album (comunque bellissimi) dove il progressive era dominato da atmosfere pop come Presets e Force of Gravity, i teutonici Sylvan si riappropiano del linguaggio espressivo a loro più consono con un doppio album dal titolo Scenaries, uscito quasi in sordina ad inizio anno. Molto popolari in patria ma aimè misconosciuti nel resto del mondo, questo quintetto tedesco ormai attivo da quasi vent'anni ci riporta quindi ad un sound più familiare, fatto di lunge suite di prog sinfonico dove l'ispirata chitarra di Jan Petersen omaggia a più riprese David Gilmour nei lunghi assoli e la sempre ispirata ed evocativa voce dell'impeccabile Marco Gluhmann tesse melodie mozzafiato coadiuvato dai sempre ottimi tappeti tastieristici di Volker Sohl.
Scenaries è dunque un disco "old school" (per chi conosce bene la loro discografia, sembra quasi un seguito indiretto del loro capolavoro Posthomous Silence del 2006), un'opera rock composta in capitoli (il primo CD ne propone tre, il secondo ne propone due), suddiviso nelle classiche Part 1, 2 ecc.ecc. C'è poco da dire sul lavoro, difficile commentare un singolo pezzo tralasciandone altri, questo album va assimilato, gustato ed eventualmente apprezzato nella sua interezza: i Sylvan non smettono di orientarsi sulla corrente inglese degli anni '70 e '80 - Marillon su tutti -, ma ormai sono capaci di performare con grande personalità coadiuvati da un'ottima capacità in fase di scrittura. Strutturalmente i brani sono ben articolati ma non stancano mai, non ci sono passaggi ripetitivi o lunghi momenti strumentali ad aumentare il minutaggio, la band riesce nei 90 minuti totale a confezionare un'opera che non stanca mai e che propone momenti più aggressivi ad altri più rilassati ed acustici, nel più classico stile prog.

Chiosando, Scenaries è un graditissimo ritorno al passato dopo qualche album dal taglio "sperimentativo" ma allo stesso tempo più facilemente assimilabile, dove il gruppo tedesco ha forse cercato una via più accessibile per farsi conoscere ad un pubblico più vasto, senza riuscirsi; il disco è coinvolgente al punto giusto ed impeccabile sotto il profilo produttivo, e mostra ancora una volta una band che non ha momenti di stanchezza compositiva, arricchendo la propria discografia di un'altro importante tassello. Tassello che probabilmente verrà ignorato dal grande pubblico, ma a questo i Sylvan si sono "serenamente abituati".

85/100


Marco Glühmann: Voce
Matthias Harder: Batteria
Sebastian Harnack: Basso
Jan Petersen: Chitarre
Volker Söhl: Tastiere

Anno: 2012
Label: Musea Records
Genere: Progressive Rock

Tracklist:
CD.1
01. The Fountain Of Glow, Part 1
02. The Fountain Of Glow, Part 2
03. The Fountain Of Glow, Part 3
04. Share The World With Me, Part 1
05. Share The World With Me, Part 2
06. Share The World With Me, Part 3
07. Share The World With Me, Part 4
08. The Words You Hide, Part 1
09. The Words You Hide, Part 2
10. The Words You Hide, Part 3
11. The Words You Hide, Part 4

CD.2
01. The Waters I Traveled, Part 1
02. The Waters I Traveled, Part 2
03. The Waters I Traveled, Part 3
04. The Waters I Traveled, Part 4
05. Farewell To Old Friends, Part 1
06. Farewell To Old Friends, Part 2
07. Farewell To Old Friends, Part 3
08. Farewell To Old Friends, Part 4

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