Home Recensioni Live Voglio vederti danzare. Omaggio a Franco Battiato. Il concerto - Milano, Teatro Dal Verme, 7 febbraio 2025

Voglio vederti danzare. Omaggio a Franco Battiato. Il concerto
Milano, Teatro Dal Verme, 7 febbraio 2025



Il complesso cammino spirituale di Franco Battiato si riflette nella articolata ricchezza del suo linguaggio eufonico, offrendo una prospettiva che va oltre la mera estetica per abbracciare una dimensione esistenziale e mistica. 
Così, la produzione artistica nata nel 2024 a Roma da un’idea di Menti Associate con la collaborazione esecutiva di Good Vibrations Entertainment, rende il sentito omaggio al cantautore catanese, attraverso un tour che ieri è approdato a Milano al Teatro Dal Verme, pregiatissimo odeon di musica classica, ripercorrendo alcune delle tappe del suo lavoro, intriso di riferimenti esoterici, filosofici ed estetici, che rappresentano un esempio emblematico di come la dimensione trascendente possa trasformarsi in linguaggio sonoro e testuale, andando ben oltre i confini del convenzionale, attraverso la verve del front-man David Cuppari, musicista e cantante siciliano, e di Giorgia Zaccagni, accompagnati dalla celebre Orchestra d’archi di Roma Sinfonietta diretta da Giovanni Cernicchiaro co-autore degli arrangiamenti insieme a Simone Temporali.

Dalle prime sperimentazioni, in cui la contaminazione tra prog-rock e sonorità elettroniche apre la strada a un linguaggio innovativo, fino alle fasi più mature segnate da un'esplorazione ascetica, il percorso del maestro si configura come un viaggio esistenziale. La sua opera riflette una continua tensione verso l'oltre, un costante interrogarsi sul senso dell'essere e sulla possibilità di una sovrumanità che si manifesta attraverso l'arte. Questo magma interiore ha portato il cantautore a confrontarsi con tradizioni filosofiche orientali, il Sufismo e altre correnti di pensiero esoteriche, elementi che hanno sapientemente infuso nella tessitura delle sue composizioni.
Dal punto di vista compositivo, l'intera opera di Battiato è caratterizzata da una raffinata sintesi tra sperimentazione sonora e struttura formale. Le sue scelte timbriche, l'uso di sintetizzatori e arrangiamenti orchestrali si combinano per creare paesaggi acustici che non sono solo godibili all'orecchio ma veicolano anche una carica simbolica e meditativa. In particolare, la stratificazione dei suoni, talvolta minimalista, altre volte barocca, suggerisce un'architettura melodica che rispecchia il complesso cammino interiore dell'artista. La sua capacità di fondere elementi eterogenei in un'unica partitura evidenzia una visione in cui ogni nota e ogni pausa assumono una valenza quasi rituale, inducendo l'ascoltatore a una riflessione esistenziale.
Parallelamente all'innovazione musicale, i testi costituiscono un vero e proprio trattato di spiritualità meditativa. Le liriche, dense di simbolismi e allusioni a miti, riti e tradizioni orientali, fungono da commento alle esperienze intime dell'artista, tracciando un percorso che va dalla ricerca della verità recondita all'aspirazione verso una condizione di illuminazione. In brani come "La cura" o "L'era del cinghiale bianco", traspare una sinergia tra la semplicità del linguaggio e la profondità dei temi trattati, una dicotomia che conferisce all'opera una dimensione universale e atemporale.
Franco Battiato ha saputo trasmutare alchemicamente il proprio itinerario spirituale in un vernacolo artistico unico, capace di essere ampiamente percepito attraverso una combinazione sofisticatissima di melodia e filosofia. La sua opera, in costante evoluzione, rimane un esempio paradigmatico di come l'arte possa diventare strumento di anelante scoperta e di espressione dell'anima. Il dialogo tra timbro, parola e simbolo non solo ha arricchito lo scenario culturale, ma ha anche offerto al pubblico una finestra privilegiata su un universo inconscio in continua espansione, dove il sacro e il profano si incontrano confluendo armonicamente.
Il tour proseguirà a partire dal 2 marzo 2025 a Trento, presso l'Auditorium Santa Chiara - Via Santa Croce, 67, per poi toccare una serie di teatri nelle principali città italiane e concludersi il 7 marzo ad Assisi al Teatro Lyrick.


La presente recensione si riferisce alla rappresentazione del 7 febbraio 2025




Voglio Vederti danzare

Il concerto omaggio a Franco Battiato
voce David Cuppari
voce femminile Giorgia Zaccagni
chitarre Antonello Pacioni e Leonardo Guelpa
basso Glauco Fantini
batteria Mario Luciani
Orchestra Roma Sinfonietta
direttore Giovanni Cernicchiaro
arrangiamenti Giovanni Cernicchiaro e Simone Temporali
direzione artistica Rossana Raguseo
Produzione Menti Associate
in collaborazione con
Good Vibrations Entertainment

Dopo il grande successo dell’anteprima assoluta del 3 dicembre scorso al Teatro Olimpico di Roma, il 2 febbraio 2025 prende il via dal Teatro Politeama Rossetti di Trieste il tour nazionale di Voglio Vederti Danzare, la nuova grande produzione musicale dedicata a Franco Battiato, firmata Menti Associate in collaborazione con Good Vibrations Entertainment e la direzione artistica di Rossana Raguseo. Uno spettacolo emotivamente e spiritualmente suggestivo, in cui i tre aspetti fondamentali della natura umana, lo Spirito, l’Amore e l’Anima, si fondono tra note e parole.
La carriera dell’artista siciliano, indiscusso e indimenticabile Maestro della musica contemporanea italiana, può essere vista come un viaggio continuo e in evoluzione, che attraversa fasi di sperimentazione, pop colto, mistica, classica e spirituale, dimostrando la sua capacità unica di reinventarsi senza mai perdere la sua essenza di artista visionario e ricercatore. E così, Voglio vederti danzare conduce lo spettatore attraverso un coinvolgente percorso musicale attraverso le sue varie stagioni: dalla svolta eclettica dell'Era del cinghiale bianco ai riferimenti letterari di Prospettiva Nevskij, dalla riflessione sulla vita, la spiritualità e la trascendenza, il metodo Gurdjieff per la ricerca del proprio Centro di gravità permanente, ai dervishes turners immortalati nei versi di Voglio vederti danzare e molto altro.
Uno spettacolo emotivamente e spiritualmente suggestivo, in cui i tre aspetti fondamentali della natura umana, lo Spirito, l’Amore e l’Anima, si fondono tra note e parole.
L’eccezionale accoglienza del pubblico durante l’anteprima romana ha evidenziato il forte impatto emotivo e artistico dello spettacolo, grazie a un perfetto equilibrio tra fedeltà agli arrangiamenti originali e nuove sfumature interpretative che ne hanno esaltato la modernità senza tradire l’essenza del Maestro. Le interpretazioni vocali di David Cuppari e Giorgia Zaccagni hanno saputo trasmettere l’anima più profonda dei capolavori di Battiato, facendo vibrare corde di pura emozione. E ogni brano eseguito ha suscitato entusiasmo per la sua impeccabile resa tecnica, frutto della straordinaria sintonia tra la band formata da Simone Temporali alle tastiere, Antonello Pacioni e Leonardo Guelpa alle chitarre, Glauco Fantini al basso e cori e Mario Luciani alla batteria e l’Orchestra d’archi Roma Sinfonietta, diretta da Giovanni Cernicchiaro, che ha curato gli arrangiamenti insieme a Temporali. A rendere l’esperienza ancora più intensa, il momento di profonda spiritualità creato dalla danza ipnotica dei dervisci rotanti, simbolo di armonia cosmica e trascendenza.
Dopo la data di Milano  il tour, che si avvale del supporto tecnico di Event Group, proseguirà nei maggiori teatri italiani:  il 2 marzo all'Auditorium Santa Chiara a Trento, il 3 al Palariviera a San Benedetto del Tronto (AP), il 4 ad Ancona al Teatro delle Muse, il 5 al Teatro Nuovo di Ferrara, il 6 a Piacenza al Teatro Politeama per concludersi il 7 marzo ad Assisi (PG) al Teatro Lyrick.




Teatro Dal Verme
Via San Giovanni sul Muro, 2
20121 Milano
Tel. 02/87905
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