L'ambientazione vagamente anni '80 ci riporta indietro di un quarantennio attraverso la coppia di attori che non lesina nel coinvolgimento dinamico del pubblico in sala. La palestra della vita regala fatiche immani alla spassosa protagonista Antonia (Alessandra Faiella) che si dimena irrefrenabilmente fra quandri svedesi, tapis roulant, panche, pesi e sauna finlandese all'interno della quale millanta suicidi a profusione avvalendosi di armi di varia tipologia, brandendole disperatamente in faccia al pubblico del Carcano e soprattutto al Mambretti, l'amato-odiato coniuge (Valerio Bongiorno), come ritorsione alla irrrispettosa natura da fedifrago dell'insaziabile consorte. Non si rassegna la povera cornuta e non riesce ad ottenere le attenzioni del marito che a sua volta da fondo all'implacabile desiderio di sentirsi vivo attraverso il consenso del gentil sesso fuori dal talamo coniugale. Battute, freddure, doppi sensi tessono la trama del racconto, totalmente aderente nel tema e nell'ambientazione alla narrazione originale curata con dovizia dall'ottima regia di Renato Sarti, che vede la donna sempre più insoddisfatta, correre affannosamente sul tapis roulant della frustrazione nel vano tentativo di declinare una monogama banale normalità. Fino a quando anche il figlio della coppia, Roberto, mimato in modo buffo da Antonia, suggerisce alla madre una soluzione alternativa in perfetto slang britannico, che la potrebbe certamente sollevare dalla prostrazione in cui è avviluppata, facendole conquistare un meritato riscatto. Commedia leggera dal retrogusto acre, scritta a quattro mani dalla nostra indimenticabile Franca Rame (Parabiago, 18 luglio 1929 - Milano, 29 maggio 2013 - attrice teatrale, drammaturga e politica italiana - Premio Flaiano sezione teatro nel 2000 alla carriera) insieme al beneamato coniuge Dario Fo (Sangiano, 24 marzo 1926 - Milano, 13 ottobre 2016 - è stato un drammaturgo, attore, regista, scrittore, autore, illustratore, pittore, scenografo, attivista e comico italiano - Premio Nobel per la Letteratura nel 2000; Premio Sonning nel 1981; Premio Hystrio 1996; Premio Ubu 1991/1992 - Miglior attore per "Johan Padan a la descoverta de le Americhe"; Premio Flaiano sezione teatro 2000 - alla carriera; Laurea Honoris Causa in Filologia, Letterature e Storia 2012 - Università degli Studi di Foggia; Medaglia d'oro ai benemeriti della cultura e dell'arte - Roma, 13 gennaio 1997). La coppia Rame-Fo rappresenta indubbiamente il fiore all'occhiello dell' intellighènzia meneghina e Franca, a cui il Carcano ha reso omaggio proprio ieri in occasione del decennale della morte, è stata la prima donna in Italia che grazie al suo impegno sociale, culturale e politico ed al suo coraggio, ha definitivamente scardinato quegli obsoleti ingranaggi che avrebbero voluto incapsulare in sempiterno le donne all'interno di anguste gabbie costruite e fortificate nei secoli dai retaggi culturali maschilisti che le confinano subdolamente e purtoppo ancora oggi in molti contesti, nei ruoli esclusivi di madri e mogli sottomesse votate alla sopportazione. La commedia è un componimento teatrale dalle tematiche di norma leggere, atto a suscitare il riso. Il termine ha assunto nei secoli varie sfumature di significato, spesso allontanandosi di molto dal carattere della comicità. In questo specifico caso il riso edulcora dichiaratamete tematiche sociali enormemente importanti che afferiscono alla figura della donna e dell'uomo nella sua complementarietà, nelle dinamiche famigliari e nei comportamenti sociali. Segnaliamo infine qui la nostra recensione della medesima commedia, pur con attori e registi diversi. La presente recensione si riferisce alla rappresentazione del 29 maggio 2023. |
Coppia aperta quasi spalancata |