La vera novità però sta soprattutto nell’utilizzo massiccio delle voci femminili, non solo come semplice contorno ma anche nella veste di efficaci lead vocals. Se uniamo a tutto questo la proficua presenza degli ottimi Mark Sherkus e Johnny Unicorn ai vari Hammond b3, Minimoog, ARP string ensemble e attrezzature vintage assortite, eccoci proiettati in un territorio piacevolmente pinkfloydiano (periodo Wish You Were Here/Animals), tra ritmiche dilatate e liquide frasi di synth. Trovata la quadra, Phideaux non si fa mancare nulla: ecco il prog sinfonico, ecco allora i tipici interludi malinconici piano e voce in perfetto stile Waters, ecco la presenza – per la prima volta – di ospiti come Matthew Parmenter (Discipline) al violino e voce, Martin Orford ai synth, e ancora Matthew Kennedy dei Discipline al basso. La banda Phideaux non ha mai funzionato meglio, e per oltre un’ora si resta attaccati alle casse dello stereo come non accadeva da troppo tempo. Le illustrazioni surreali di Molly Ruttan contenute nel booklet fanno il resto, e l’incantesimo è compiuto. Phideaux 6 banalità 0. Pronti per il secondo set?
Phideaux Xavier: Piano, chitarra, battito mani, voce
Rich Hutchins: Batteria
Ariel Farber: Violino, voce
Valerie Gracious:Piano, voce
Mathew Kennedy: Basso
Gabriel Moffat: Lap steel guitar, battito mani
Linda Ruttan Moldawsky: Voce
Molly Ruttan: Voce
Mark Sherkus: Tastiere
Anno: 2007
Label: Bloodfish
Genere: Progressive Rock
Tracklist:
Act One:
1. Micro Softdeathstar
2. The Doctrine of Eternal Ice (Part One)
3. Candybrain
4. Crumble
5. The Doctrine of Eternal Ice (Part Two)
Act Two:
6. Thank You For The Evil
7. A Wasteland Of Memories
8. Crumble
9. Formaldehyde
10. Microdeath Softstar