Mentre gran parte del mondo indie-rock punta su scelte decisamente british o electro, i Lip Colour Revolution, band Livornese, si concentrano su sound decisamente più duri.
Partendo da una base che ricorda i bei tempi del grunge di Seattle e le atmosfere del post-punk americano, il gruppo porta l'ascoltatore in un viaggio che non si limita a questo genere. La prima tappa, per altro obbligatoria, è lo stoner stile Queens of the Stone Age molto presente in brani come “Blind Pig” o “Canadian Girl”. Altra tappa obbligatoria per chi, come i Lip Colour Revolution, si ispira alle atmosfere del rock made in USA degli anni '90, sono le introspettive atmosfere stile Pearl Jam, evidenti soprattutto nel brano “Force of nature” e in generale in alcune linee vocali presenti in molti brani. Il viaggio prosegue ad una velocità da ritiro della patente nei brani “Smoking May Reduce the Blood Flow And Causes Impotence” o “Scirocco” dove le ritmiche e la batteria sembrano spingere al massimo ricordando alcune volte addirittura il buon vecchio Hard Rock. Ultima tappa del giro turistico offertoci dai Lip Colour Revolution è il Southern Rock, riscontrabile soprattutto nella voce del cantante all'inizio di “Germs” o nel finale di “Canadian Girl” dove gli urli del cantante si intesificano e le ritmiche tagliano come le vecchie lamette da barba. Influenze a parte, mi viene da dire: nulla di nuovo sotto il sole, la band deve maturare, riuscire a far pensare un po' meno agli altri e un po' di più a se stessa. Lo stile e il sound promettono decisamente bene, strumentisti competenti, cantante intonato e creativo e un ottimo stoner rock sono dei buoni ingredienti per puntare in alto. Speriamo in un futuro prossimo di risentirli e poter dire che anche in Italia ci sono band competenti in un sound che, purtroppo, nel Bel Paese non va molto di moda. 61/100
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Filippo Infante: Voce, tastiere Anno: 2008 |