Home Recensioni Album Novadeaf - The Youth Album

Novadeaf
The Youth Album

Album d’esordio per i Novadeaf, band pisana nata nel 2004. Decisamente promettente come esordio anche se, come tutti gli inizi, le influenze sono ancora troppo evidenti e forse non si è ancora raggiunta quella amalgama che dovrebbe rendere l’album più compatto. Si parte in terza con “Moving lights”, energica e martellante ricorda molto i Pixies ed è un ottima scelta come brano introduttivo, non troppo lungo e decisamente elettrizzante. Dopo il minuto e 57 del brano introduttivo parte il secondo brano “Pass me By” dove il basso non smette nemmeno un secondo di scandire il tempo, inutile tentare di fare dei riferimenti, forse i primi Muse posso funzionare come pietra di paragone, ma sarebbe riduttivo limitare questa canzone ad una analogia.
October Sun” merita decisamente. Unica pecca è la spiccata somiglianza ad alcuni dei riff che hanno resi celebri i Radiohead, da Ok computer a The Bends e molti altri. Verrebbe quasi da pensare ad un medley dei giri più belli dei Radiohead in un unico brano. Stessa cosa per “Car”, dove Fake Plastic Threes torna prepotentemente, anche per la ritmica del basso ricorda moltissimo le linee di Thom York & co.
Beautiful Things” è invece, come il primo brano, più sullo stile noise simile ai Pixies e ai Sonic Youth, molto bello questo pezzo e viene voglia di cantarlo anche se non si sanno le parole. “The Uncool” ritorna prepotentemente sui Radiohead anche se il sound ricorda più Hail to the thief o Amnesiac. “Moonsong” è una ballad molto ben costruita sullo stile Verve e Blur, stupende le parole perfettamente accostate alla musica. “Pop Song From Pluto”, “Wiser” e “The Cold Room” sono i tre brani finali e sono per me i migliori. Forse risultano i più originali e il sound dei Novadeaf riesce ad estendersi al meglio senza obbligare l’ascoltatore a fare paragoni con altre band, concedendogli finalmente quello che è il vero spirito del gruppo, si tolgono così la maschera da cover-band che rischia di rimanere anche quando si compone dei brani propri.
In definitiva un bellissimo album d’esordio, cosa che non è da tutti del resto. Forse il fatto che io sia un fanatico dei Radiohead mi ha fatto trovare più somiglianze di quante ce ne siano in realtà, ma brani come “October Sun” sono un troppo evidente omaggio a Thom York e amici.

72/100


Federico Russo: Voce
Luca Guidi: Chitarra
Lorenzo Marianelli: Chitarra
Fabrizio Balest: Basso
Ernesto Fontanella: Batteria

Anno: 2008
Label: Autorprodotto
Genere: Rock

Tracklist:
01. Moving Lights
02. Pass me by
03. October sun
04. Car (be with you)
05. Beautiful things
06. The uncool
07. Moonsong
08. Pop song from pluto
09. Wiser
10. The cold room

Banner

Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei “social plugin”. Se vuoi saperne di più sull’utilizzo dei cookie nel sito e leggere come disabilitarne l’uso, leggi la nostra informativa estesa sull’uso dei cookie .

Accetto i cookie da questo sito.