I Toxic Tuna escono con un cd autoprodotto estremamente vario e decisamente difficile da etichettare.
Il loro stile parte da una base che ricorda lo ska più vivace come Matrioska e Vallanzaska (la collaborazione con il cantante di quest’ultima band fa nascere uno dei brani del cd: “Banana manama y noche de coco”) per raggiungere situazioni decisamente vintage alla Giuliano Palma and the Blues Beaters. Proprio come questi ultimi, i Toxic Tuna, dimostrano di avere il piede in due scarpe; da una parte lo ska americano, il reggae jamaicano e il rockstady inglese (tipo Madness per intenderci), e dall’altra la musica italiana con i suoi testi e i suoi classici temi (amore, politica, economia e l’italiano medio). Dimostrazione di questo sono le due cover (altro legame a doppio nodo con i Giuliano Palma & the Blue Beaters). I brani guardano con un occhio all’Italia con la canzone “Nessuno”, di Mina, reinterpretata in maniera fantastica, soprattutto dalla cantante che non ha inutilmente tentato di imitare la voce della Diva italiana, ma ha caratterizzato e reso personale il pezzo; con l’altro occhio invece guardano all’America con il pezzo ”Why don’t you do right” passato alla storia grazie ad una grande dello swing, Peggy Lee. Sempre parlando delle influenze, i Toxic Tuna, hanno saputo fondere in questo album generi molto diversi fra loro, oltre i già citati aggiungerei influenze jazz, funk, ma soprattutto musica leggera, inoltre la voce della cantante ricorda molto quella di Gwen Stefani quando ancora cantava nei No Doubt. In definitiva l’eleganza e il vintage sono i due elementi caratteristici di questo album. Quando finito l’ascolto ho guardato fuori dalla finestra sono rimasto un po’ deluso nel vedere un booster, avrei decisamente preferito una giovane ragazza con una lunga gonna colorata appollaiata su una Vespa o una Lambretta. A parte questa parentesi malinconica direi che con “Elegante” non viene portato di certo qualcosa di nuovo nel panorama musicale italiano, ma chi ha detto che la bravura di una band sta solo nell’innovazione ? Elegante di nome e di fatto! 75/100
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Ketty Passaretta: Voce Anno: 2008 |