Genova da sempre è culla di grandi cantautori e autori che per sempre hanno segnato la storia della musica nostrana (quando ancora, direbbe Montezemolo, la musica italiana era competitiva). Ceanne McKee, al secolo Chiara Ragnini, ha interamente prodotto, suonato, creato, masterizzato, pensato e tutti gli –ato necessari a produrre e post-produrre un album. È stato commovente pensare a ciò mentre lo ascoltavo.
Wonderland è un lavoro rock che sorride al pop, che guarda ai poeti italiani e al sound acustico stile americano. Unica pecca è forse l’eccessiva differenza fra i brani in italiano, che ricordano molto cantautrici italiane come Elisa, Carmen Consoli o Cristina Donà nei loro brani più pop (sullo stile sanremese per intenderci) e quelli in inglese, che ricordano invece Alannis Morrisette o Sheryl Crow con le loro atmosfere acustiche tipicamente americane. Sarebbe stato interessante riuscire a fondere meglio le due cose e vedere cosa veniva fuori, ma questo non toglie alla bellezza di questo album. Sarà l’intimità, la sensualità e la limpidezza, ma questo Wonderland colpisce molto. Non sarà certamente originale a livello musicale ma non mi sembra questo l’obbiettivo della cantautrice. I testi e le musiche ci accompagnano nella vita di una donna che ama la musica e non solo, ed è un peccato solo quando l’album finisce e a noi non rimane che ricominciarlo da capo e cercare nuovi colori e nuove sfumature che ad un primo ascolto magari erano rimaste nascoste. Molto interessanti sono in particolare: "All my pleasure" con una base in perfetto stile bossa nova e una voce incredibile per ampiezza e sfumature, quello che ho ascoltato è un brano che mi ha ricordato molto Elisa sia per il testo che per la musica e "Against the Sun" molto "americano" come impostazione, un brano di rara intimità che andrebbe ascoltato una infinità di volte per comprendere fino in fondo tutte le sfumature dell’arrangiamento. Complimenti. 73/100
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Ceanne McKee (Chiara Ragnini): Voce, tutti gli strumenti Anno: 2008 Sul web: |