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Hell Baron's Wrath
Inner Force

Nuova release da parte degli italiani Hell Baron’s Wrath che dopo il demo 'Living In Anguish' sfornano un album di eclettico black metal dall'andamento standard intercalato di sfumature melodiche ed acustiche con sconfinamenti nell'heavy metal tecnico e zone più ‘coraggiose’ e al limite con lo pseudo folk narrante e intimista fatto si atmosfere soffuse e decadenti. Il punto di forza è un incontro/scontro tra i canoni del classico black metal nordico con esecuzioni più progressive dove fanno capolino alcune soluzioni che mi ricordano i Celtic Frost meno oltranzisti specialmente nel mood e nelle partiture scelte dove ritmica e distorsioni bene si fondono con il sincopato andamento dei brani e delle inserzioni rallentate e sulfuree (‘Paranoid regrets’).
C'è anche della tecnica ma solo accennata per dare libero sfogo alla rabbia e all'incedere glaciale e marziale di alcuni brani, non riscontro invece grosse innovazioni ed un uso della voce maschile modulato anche se il vocalist sa il fatto suo con un timbro ed intonazione niente male, con l'innesto di voci femminili che fanno da contro-altare ai suoni portanti ruvidi e stridenti, soprattutto per questo il cd perde in cattiveria ed acquista un non so che di strano e spiazzante.
Per quanto concerne il lavoro di chitarra, questo è certamente più apprezzabile nelle parti metalliche piuttosto che in quelle acustiche, anche la batteria è ben suonate e tecnica e bene accompagna i vari momenti del disco, a tratti tribali e a tratti guerreschi, ci sono poi varie sfumature accentate dai programming e dai synth ma niente di eclatante ed esaltante, alla solita asprezza del black si contrappone uno smodato utilizzo dell'atmosfera in parte truce e in parte delicata e descrittiva.

Un prodotto quindi abbastanza nel genere con radici sviluppate su una direzione che sfocia dall'estremo al dark soffuso, ma anche su lidi dove il retaggio hard rock sporco fa la sua apparizione seppure rivisitato ed estremizzato. Le idee non sono innovative ma comunque la lunghezza del cd (50 minuti) dispensa manciate di soluzioni e vari riffing ammalianti che faranno la gioia dei fruitori odierni di metal estremo, un pregio è la durata quindi mentre non amo la lucentezza di certi arrangiamenti e come detto prima arie ambientali e melodiche come nei brani 'Sacred Blood'.
I contenuti profondi degli argomenti dei brani invece mostrano un certo interesse che sarebbe da approfondire di certo, ma purtroppo non in questa sede, è ovvio che la lunghezza anche estenuante del disco sia dovuta allo sviluppo di certi argomenti e alla variegata forma descrittiva delle lyrics.

A me piacciono i pezzi veloci e taglienti comunque, dove un atteggiamento 'evil' più malefico traspare in uno stile sbarazzino e sprezzante (l'essenza del vero black metal) e quindi 'Grudge in my veins' ad esempio è una delle mie preferite, un connubio di Bathory e Dark Funeral, eppure l'interesse maggiore in questo cd di certo lo faranno le atmosfere contrastanti e l'uso degli intermezzi, lo so per esperienza, un disco per essere ‘fruibile’ alla maggior parte della massa deve essere vario e spesso ‘innovativamente’ prevedibile.

Anche se in questi undici pezzi viene in mente o si teme che la svolta sinfonica sia imminente si ha la piacevole sorpresa che la prima traccia sia solo uno specchietto per le allodole, il disco cela in se numerose trame fosche e opprimenti, questo non si può dire per gli intermezzi e parti acustiche con voce femminile (come in 'haunting roots' brano rovinato proprio dalle vocals femminili).
Il sound di Inner Force non è male, è qualcosa di uguale ma al contempo diverso, ottimamente suonato ed eseguito, certo ci potrete trovare di tutto un pò, ed anche di che soddisfare la vostra rabbia e voglia di riflessività, di certo non è un album propriamente di nicchia ma più per gli amanti del black metal contaminato. Diamo il benvenuto ad una nuova buona realtà italiana con la speranza di sentire livelli qualitativi sempre più alti.

65/100


Alessandro "Ale" Bucci: Voce
Daniele "Baal" Balelli: Chitarra
Lorenzo "Lho" Monti: Programming, cori, basso
Andrea: Batteria
Naima: Guest vocalist

Anno: 2008
Label: UK Division/Alkemist Fanatix Europe
Genere: Black Metal

Tracklist:
01. Gathering of the arch-vile
02. Haunting roots
03. My anguish
04. Sad show
05. The end of thoughts
06. Paranoid regrets
07. Missing angel
08. Mars
09. Sacred blood
10. Grudge in my veins
11. Inner force abuse

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